LA TRACCIA DEL NOSTRO DESTINO E’ GIA’ EVIDENTE, NELLA NOSTRA IMMAGINE, FIN DALL’ORIGINE!

LA TRACCIA DEL NOSTRO DESTINO E’ GIA’ EVIDENTE, NELLA NOSTRA IMMAGINE, FIN DALL’ORIGINE!



           LA TRACCIA DEL NOSTRO DESTINO E’ GIA’ EVIDENTE, NELLA NOSTRA IMMAGINE, FIN DALL’ORIGINE!

           Abbiamo scelto, a conferma dell’assioma contenuto nel titolo, tre immagini molto eloquenti. Esse rappresentano tre personaggi illustri della nostra Storia, significando che il Fato nella costruzione esistenziale di ogni essere umano non fa distinzione tra le classi sociali, ricche o povere che esse siano, né tra individui, uomini o donne, comunque esistenti.

             La prima immagine è quella di un Re, che al momento della ripresa fotografica era nel pieno del suo potere di sovrano d’Italia, per volontà di Dio e della Nazione, si fa per dire. In tale veste dovrebbe stare assiso su un Trono dorato, invece lo si vede seduto su un misero “scalino”, a profetizzare un trono che quanto prima verrà spazzato via, lasciando dietro di sé una scia di dolore e di desolazione. E’ Vittorio Emanuele III di Savoia ( 1869 – 1947 ).

              La seconda immagine è quella della regina Elena del Montenegro ( 1873-1952 ), la moglie. Il suo cammino esistenziale ebbe inizio da un piccolo regno balcanico, per approdare in tutta la sua grandiosa maestà al Regno d’Italia. Ella camminò verso il massimo titolo storico del potere: Imperatrice!

                Nella foto la vediamo dimessa e in nero, divorata da un terribile cancro, che la condurrà, in esilio in quel di Montpellier, a una morte triste, dopo anni di sofferente malinconia. Il suo Copricapo scuro ed inclinato è simbolo di una tragica discesa! In vita si prodigò moltissimo, per debellare tra i suoi sudditi la malattia, in cui poi cadde essa pietosa vittima!

                 La terza immagine è quella di Mafalda di Savoia ( 1902-1944 ), figlia loro secondogenita, principessa d’Italia per nascita, principessa d’Assia per matrimonio. Osservatela bene! Negli occhi dolcissimi di questa sfortunata Creatura già irrompe tutta la tragedia di Buchenwald. Il suo tremendo Destino, vincolato ad una misteriosa nemesi storica, ha preteso da lei il crudele prezzo degli errori del suoi augusti Genitori! L’ enigma fatale di una così spaventosa sorte resta irrisolto, forse per sempre, alle domande dei filosofi, sociologi, antropologi e compatrioti.

                  Abbiamo scelto questa breve riflessione in occasione dei giorni di Ognissanti e dei Defunti;  il nostro richiamo è all’umiltà, alla semplicità del nostro Essere e alla pura tradizione evangelica. Le cose terrene si corrodono seppur in mano ai potenti, ai ricchi, ai preti e persino nelle aspirazioni dei poveri, quando essi siano colpevolmente ignoranti e carichi di odio.

                    L’Amore fraterno, quello scelto liberamente, spontaneo, sincero, armonico e duraturo, che l’Arte sublime s’ immedesima nella Natura, rivelandone la superlativa ed ineffabile bellezza è l’unica guida sicura ai percorsi dell’Umanità, per evitarle atroci pentimenti tardivi e una fine miserabile e dannata!

                     Perdonateci!

                     1° Novembre 2018

                                                      Sergio Rapetti – president

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