La tua reputazione è in mano a degli spietati!
Il Web è tanto potente quanto spietato: rende tutto veloce, troppo veloce e porta spesso ad aspettarsi subito le cose. Insomma non abbiamo più voglia di "aspettare" per qualcosa. Le statistiche confermano questa mia affermazione: mediamente l'utente legge le news online in maniera distratta e dedica al massimo 8 secondi ad un contributo per capire se può fare al caso suo dopodiché, in caso di esito negativo, torna su Google e via al prossimo risultato.
8 secondi.
Sotto questo punto di vista l'utente è diventato spietato e ha portato i redattori a scrivere sul Web in modo da attirare l'attenzione anche dei più distratti con l'obiettivo di fornirgli le risposte minime in quei fatidici 8 secondi, il tutto a discapito della scrittura.
Stesso atteggiamento spietato per quel che riguarda i commenti e le recensioni. L'utente non impiega molto a inserire una valutazione negativa sul tuo operato e lo fa talvolta con accurata sufficienza. Questa volta a discapito della tua professione, credibilità e reputazione. La pensava così anche George Eliot il quale diceva:
Le persone sono quasi sempre meglio di ciò che pensano i loro vicini.
Le recensioni e i commenti sono un grosso potenziale problema del Web ma, di fatto, chi ne riceve viene notificato pertanto può usare ogni sua arma per "combattere" eventuali ingiustizie.
Problematica ben più grossa invece riguarda il Web e i Social, qui è tutto più critico e delicato. Ti sei mai chiesto se oggi qualcuno ha scritto qualcosa su di te sul Web o sui Social? Come fai a sapere se qualcuno ha messo un commento negativo su di te su LinkedIn? O magari un commento su qualche forum o blog. Non lo puoi sapere, a meno che tu non stia usando delle tecniche avanzate di Brand Monitoring.
Questa è una delle sfide (e delle esigenze) più grosse delle nuove tecnologie: avere il controllo della nostra reputazione sul Web e sui Social.
Ed è assolutamente fondamentale, sai perché? Ci sono milioni di spietati lì fuori!