La tutela personale è un'esigenza

La tutela personale è un'esigenza

L’automobile, la casa, la salute, la pensione, il permettersi una vacanza sono beni e concetti fondamentali e che ogni individui deve cercare di tutelare il più possibile perché rappresentano quello che più in generale viene chiamato

il proprio patrimonio e benessere quotidiano – presente e futuro”.

Alcuni dati da analisi di settore: gli italiani a discapito dell’importanza della tutela del proprio patrimonio sono molto meno assicurati rispetto ad altri paesi europei infatti solo il 50% della popolazione risulta essere assicurata. La diffusione tra le famiglie delle polizze che riparano dalle burrasche quotidiane è bassa circa l’1% del Pil per il ramo danni, nonostante in due anni i furti in casa siano aumentati circa del 21,5%.

Il perché noi italiani siamo meno assicurati è probabilmente da ricercarsi nell’instabilità economica in cui si trova il nostro paese, oltre forse alla non troppa informazione “assicurativa e previdenziale”.

Più in generale gli italiani, oggi, credo temano per il futuro dei propri figli perché se fino a pochi anni fa le aspettative sociali erano di “crescita” (più lavoro, più reddito, più welfare pubblico), quelle attuali sono esattamente contrarie.

Proprio a causa di questi meccanismi, a parer mio, si dovrebbe avere maggiore coscienza e responsabilità in tema di auto protezione individuale e familiare cercando sul mercato soluzioni concrete volte al mantenimento del proprio benessere attuale e futuro.

Quando si parla di benessere futuro si vuole fare pensare a quello che sarà il futuro pensionistico delle generazioni a venire. Magre saranno le prospettive pensionistiche se già da oggi non si penserà a calibrare i risparmi nell’ottica di non rischiare di trovarsi senza soldi durante la vecchiaia.

La previdenza complementare va intesa come un libretto di risparmio alla quale pensare il prima possibile, poiché nel sistema contributivo l’importo della pensione dipenderà da numerose variabili tra cui l’andamento del Pil a cui viene agganciato il montante contributivo che darà luogo alla pensione.

Il rapporto fra pensione e ultima retribuzione dei giovani che andranno in pensione tra 25/30 anni sarà circa il 17% in meno rispetto alla pensione percepita dai genitori di questi stessi giovani.

Incertezza perché? Perchè molti eventi futuri possono condizionare il corso della nostra vita in qualsiasi momento e magari inaspettatamente come spese mediche inattese, guasti in ambito domestico, incidenti stradali… tutti esempi di piccoli avvenimenti che possono trasformarsi in gravi danni e perdita di parte di quello che è il patrimonio che con fatica abbiamo costruito nel corso del tempo (volgarmente il denaro guadagnato e quello che quest’ultimo può permetterci di fare o comprare).

Sicuramente è impossibile impedire che gli eventi negativi accadano, ma è di primaria importanza renderli più facilmente gestibili e prevedere quello che oramai è una certezza (pensioni magre, quindi tenore di vita futura inferiore) pensando già da oggi a risparmiare….magari anche diversificando e cercando di ottimizzare il rapporto rischio/rendimento attraverso la previdenza complementare e/o polizze assicurative dedicate.

Ecco quindi che “prevenire è meglio che curare” smettendo di essere solo un proverbio, ma diventando una reale necessità.

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