La voce di Sanremo in un Magazine d’Artista

La voce di Sanremo in un Magazine d’Artista

In questi giorni monopolizzati dalla 69° edizione del Festival di Sanremo oltre ad appassionarmi ad artisti più o meno noti, e ad outfit più o meno condivisibili, ho scoperto che Daniele Silvestri ha un suo magazine, “La voce del megafono”.

Il titolo viene da una sua canzone: “Era il 1995 e mi presentavo con L’uomo col megafono. Non avevo un vero megafono in mano – come molti invece sembrano ricordare, traditi dal titolo e da un ragionamento fondamentalmente logico – però avevo un grosso zaino verde da cui estraevo cartelli colorati su cui avevo scritto parti del testo della canzone”.

E quale modo migliore per raccontarsi durante i giorni dell’evento più seguito della musica italiana se non scrivendone direttamente? Leggendo in home page il suo editoriale ho potuto ripercorrere tutte le tappe che hanno portato questo straordinario paroliere a scrivere ed interpretare con tanta autenticità “Argento vivo”, un pezzo nato dalla collaborazione con Manuel Agnelli e Rancore e ho capito che questa canzone arriva direttamente dalla sua vita, come fosse una pagina di diario condivisa ora nel mondo virtuale. La rivista online di Daniele Silvestri mi ha aiutata ad approfondire quella che altrimenti sarebbe rimasta semplicemente una canzone che mi piace più delle altre. Un po’ come quando visiti una mostra e ti fai accompagnare da un mediatore culturale piuttosto che restare semplicemente imbambolato di fronte ad una fotografia o ad una installazione senza capirne le origini e il significato intrinseco. Ti si apre un mondo dietro l’apparenza, vai a fondo e riesci a comprendere meglio perché quell’opera ti sia arrivata in pancia.

Non solo: grazie a questo splendido contenitore vestito da giornale di carta anni ’30 sono risalita ai suoi ultimi video – compreso quello della partecipazione a Sanremo nel 1995 – agli appunti di un Maestro d’orchestra, agli scatti in diretta dal Festival, ad una originalissima playlist su spotify. Un vero e proprio storytelling che si propone senza intermediari – stampa, critica, agenzie – e nel modo più vero e più puro propone ai suoi utenti – fan tutto quello che non sapevano di poter sapere. Come scrive lo stesso “Direttore” in chiusura del suo editoriale “le parole.. spero arrivino il più lontano possibile”. E lui ci riesce diffondendo cultura della musica.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate