L'AI generativa al servizio delle piccole imprese

Nelle cornici prestigiose del convegno di CONFLOMBARDIA , ho avuto l'onore di rivestire il ruolo di relatore, portando al centro del dibattito un tema che negli anni ha saputo catturare non solo la mia attenzione professionale ma anche la mia passione per l'innovazione: l'intelligenza artificiale al servizio delle piccole imprese.

La sfida era duplice: da un lato, la necessità di comunicare in maniera efficace e accessibile le potenzialità dell'AI generativa; dall'altro, il desiderio di farlo in modo che rispecchiasse la stessa essenza dell'innovazione che stavo per presentare. E quale modo migliore, se non quello di affidarmi alla stessa intelligenza artificiale per la creazione della mia presentazione? Mi sono dunque avventurato nell'esplorazione di tre diverse piattaforme di AI generativa, ognuna dedicata a un aspetto specifico della mia esposizione: dalla stesura del discorso, alla selezione di immagini e video illustrativi, fino alla creazione di un avatar digitale che mi rappresentasse, tono di voce compreso.

Il processo non è stato privo di sfide. Adattare questi strumenti innovativi al mio flusso di lavoro ha richiesto una curva di apprendimento iniziale, ma ogni passo, ogni aggiustamento, ha aggiunto un tassello alla mia comprensione della materia, rendendo l'esperienza nel suo complesso incredibilmente stimolante.

La mia analisi si è nutrita di precedenti articoli che ho avuto l'opportunità di pubblicare, inserendoli in una piattaforma AI configurata ad hoc per l'occasione. Il risultato è stato un discorso che non solo delineava il panorama attuale dell'intelligenza artificiale per le piccole imprese ma metteva anche in luce un dato che considero di vitale importanza: secondo un recente sondaggio, quasi la metà delle aziende a livello globale si trova a confrontarsi con preoccupazioni legate alla propria continuità operativa.

Durante la mia presentazione, ho sottolineato come l'AI generativa possa rivestire un ruolo cruciale nell'affrontare sfide globali di ampia portata, come il cambiamento climatico, le dinamiche demografiche e le tensioni geopolitiche, tutte questioni che influenzano trasversalmente il tessuto economico.

Ho poi approfondito il tema dell'innovazione tecnologica nelle organizzazioni, enfatizzando la necessità di un approccio inclusivo che coinvolga tutti i livelli aziendali e che equilibri le diverse prospettive. La transizione richiesta non è solamente tecnologica, ma implica un profondo cambiamento culturale, essenziale per navigare con successo nelle acque turbolente di un mercato globale in continua evoluzione.

Nonostante non abbia potuto approfondire la distinzione tra aziende informatizzate e quelle pienamente digitalizzate, questo tema sarà centrale in uno dei miei prossimi articoli, dove esplorerò come una vera trasformazione digitale necessiti di una gestione olistica e strategica dei dati aziendali.

Questa esperienza non solo mi ha offerto l'opportunità di mettere in pratica l'utilizzo dell'AI generativa, ma mi ha anche permesso di riflettere sull'importanza di un approccio critico e consapevole all'innovazione tecnologica. Un approccio che riconosce le immense potenzialità ma che è altrettanto attento alle sfide e alle responsabilità che ne derivano.

Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento al coordinatore Enrico Bombelli e agli illustri relatori: Giuseppe Gimigliano , Luca Luigi Manuelli , Daniele Bettinetti , Federico Loffredo , Max Del Rosso , Andrea Zurini e Veronica Del Priore , per aver arricchito l'evento con le loro profonde conoscenze e spunti di riflessione. Un plauso speciale è rivolto a Giorgio Fatarella, l'anima organizzativa dell'evento, grazie al quale ho avuto l'opportunità di immergermi in un'esperienza formativa di grande valore.

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