L'anima delle aziende

L'anima delle aziende

Leggendo la storia di alcune aziende e dalla loro evoluzione ho notato che cresce sempre più l’interesse nella storia evolutiva di alcune realtà aziendali, nei ragionamenti che si trovano dietro alle grandi idee, nella logica della attività economiche.

Pensando a questo mi sono ricordata di quando, alcuni anni fa, sono andata a visitare il villaggio operaio Crespi-D’Adda che si trova nei pressi di Milano che rappresenta uno dei pochi esempi di archeologia industriale in Italia. L’archeologia industriale studia le testimonianze inerenti al processo di industrializzazione e che, come è logico, nel 2020 rappresentano chiaramente la storia della nostra evoluzione umana e sociale. Questo villaggio nello specifico è la materializzazione di un pensiero creato da un illuminato imprenditore che aveva progettato una cittadina per i suoi dipendenti dotata di scuole, palestre, giardini, orticelli, una chiesa e, ovviamente, la sua fabbrica. La visita è interessante e ci si può documentare grazie alle didascalie online e offline.

Un altro esempio invece dell’interesse al “dietro le quinte” e alla storia delle aziende posso raccontarlo dalla mia esperienza personale. Si tratta di un progetto più umile di quello dell’archeologia industriale del Crespi-D’Adda ma credo a che suo modo sia interessante.

Un paio di anni fa, confrontandomi con un’amica insegnante delle classi superiori di un istituto turistico, abbiamo provato a mettere in piedi, grazie anche alle colleghe della didattica del Parco Giardino Sigurtà, un percorso che raccontasse lo sviluppo del Giardino da semplice proprietà privata a Parco che accoglie 400.000 persone all’anno. Il percorso era strutturato in due momenti, il primo guidato dalla mia collega che spiegava la realtà botanica del Parco e la storia dal 1400 ad oggi, nel secondo momento ero io stessa ad accompagnare i ragazzi grazie a riflessioni sullo sviluppo dell’anima turistica dell’azienda con spunti relativi al target, ai competitor, alla strategia di pricing, ai costi, allo sviluppo dei servizi complementari e infine alle opportunità di comunicazione. I ragazzi, come potete immaginare erano in un’età difficile da contenere ma grazie a continui punzecchiamenti a suon di domande e provocazioni eravamo riusciti a mantenere vivo l’interesse. Il progetto poi sfumò perché il target generale della nostra offerta didattica era più giovane, ma credo che l’idea fosse vincente.

L’interesse che avevamo suscitato in quelle classi è lo stesso che vedo nei recenti video-racconti del Parco Giardino Sigurtà dove raccontiamo il progetto della grande fioritura di tulipani che ha reso famoso il Giardino nel mondo, dove raccontiamo da dove è nata l’idea, come era all’inizio, gli sforzi economici ma soprattutto la volontà e la spinta a evolvere anno su anno questo canvas fondamentale per l’azienda.

Questi tre esempi, chiaramente di portata diversa, mi portano a pensare che ci sia spazio per un approfondimento di ambiti che toccano la storia e il “dietro le quinte” delle aziende, approfondimenti che portano spesso a spunti di riflessione e ad usare la logica. Mi auguro che in un futuro proposte come quelle citate si moltiplichino, io sarei la prima visitatrice ad ascoltare i racconti narrati.

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