L’Arroganza: quel senso di superiorità nei confronti di un altro soggetto, manifestato attraverso un costante disdegno e un’irritante altezzosità
L’arrogante, di solito si comporta come se fosse migliore degli altri e desidera essere ammirata e rispettata per le sue qualità speciali o i suoi grandi successi. Nel profondo, l’arroganza implica il desiderio di dominare sugli altri, e una fiducia eccessiva nelle proprie capacità, vedendosi degni di avere più successo degli altri. Esistono diversi tipi di ‘arroganza’. Ora ne presentiamo un esempio occorso tra due esponenti: una, noto politico, e l’altra, nota scrittrice. Si tratta della Arroganza antagonistica, che converge nel culmine dell’arroganza in quanto implica la denigrazione degli altri basandosi su un’ipotesi di superiorità. La persona arrogante non solo si crede superiore, ma pensa anche che gli altri siano inferiori e agisce di conseguenza, spesso umiliandoli o ignorandoli. Ecco i nomi delle protagoniste: Michela Murgia, sulla Stampa infilza senza pietà Lucia Bergonzoni, in quanto ”per colpa della sua idea di autonominarsi divulgatrice della vita dei grandi personaggi italiani, il noto sito di informazioni open source è stato usato infatti nelle ultime ore come strumento di misura della sua ignoranza o, a essere buoni, della sua coerenza”. Eppure dal tono dell’attacco a quanto pare la custode della Cultura è proprio lei, la Murgia. Guai a toccarle il giardino dove raccoglie le sue nozioni da propinare. Si paga pegno accettando questa valanga di insulti: ”il problema sorge solo quando con quella smilza infarinatura pretendi di aumentare la cultura generale degli altri, aprendo improbabili rubriche social dove ti improvvisi ambasciatrice di nozioni che tu stessa non hai”. D’altronde la Borgonzoni non fa parte del circolo radical chic che pontifica su tutto e che ha sempre il moralismo in tasca e la sapienza tra le mani. Così la leghista diventa il bersaglio perfetto per convogliare tutto l’odio che parte dai salotti buoni della ”cultura rossa”. Così continua ‘miss so tutto io’: ”Il vero dato surreale dell’ inciampo mediatico di Borgonzoni non è però il saccheggio on line di nozioni a cui chiunque poteva attingere in proprio, ma l’ aver preteso di chiamare la sua rubrica “Prima l’ italiano”, ribadendo di sghimbescio il mantra xenofobo del leghismo di cui lei è così espressiva sintesi”. Insomma ancora una volta la Cultura è feudo rosso e guai a toccarla, altrimenti sei pure e sempre xenofobo (ma cosa c’entra con la cultura?).