L'arte di proteggere i propri dati personali
Una Guida alla privacy online, sicurezza e tranquillità
I nostri dati personali sono richiesti in forma continua da organizzazioni, negozi, agenzie e siti web. Alcune di queste richieste sono importanti e critiche per la nostra vita, come entrare in un Paese straniero, sposarsi o dover subire un operazione chirurgica. Questi sono i casi in cui dobbiamo fornire le nostre informazioni personali agli enti che lo richiedono e non dovremmo aver nulla da temere.
Purtroppo la maggior parte delle richieste arrivano da sorgenti non-importanti o non-affidabili: per esempio una sedicente organizzazione non governativa ti ferma per la strada e ti chiede come contattarti per una raccolta fondi, oppure ti iscrivi volontariamente a un corso di cucina online, o, ancora, incontri un essere umano ragionevolmente carino in un bar che vuole il tuo numero di telefono. Questi sono momenti in cui dovremmo valutare bene se è il caso di fornire le nostre informazioni personali a coloro che ne fanno richiesta.
Anche se a volte esitiamo, normalmente forniamo informazioni personali senza distinguere se la richiesta proviene da una fonte affidabile o non-affidabile. Al giorno d’oggi le informazioni personali sono una Top-Commodity e la condivisione dovrebbe essere basata sulla fiducia e non sulla convenienza.
La fiducia si genera con il tempo e l’esperienza; con la quantità di mail che normalmente riceviamo oggi giorno ci rende difficile classificare le fonti e bisogna avere una strategia rapida ed efficace per poter saper dire “NO!” alle richieste.
Questa serie di articoli tratteranno di come combinare la strategia “analogica” del buon senso con alcuni strumenti digitali veramente interessanti per imparare ad assegnare categorie e limitare le richieste ai nostri dati personali.
Come Impostare le categorie, valutare le richieste e condividere i dati
La classificazione dei nostri dati personali è un processo in tre fasi.
Passaggio 1: stabilire diverse categorie di richieste
Creare tre/quattro categorie basate sull’importanza dell’informazione e della fonte.
Per esempio:
Molto importante - Condivisione quasi totale: Enti statali e governativi
Importante - Condivisione amplia: fornitori di servizi essenziali (Acqua, luce gas, Banche etc.)
Neutra - Condivisione limitata: Servizi di trasporto (linee aeree, treni), fornitori di servizi o prodotti non essenziali
Inutile - Condivisione negata o limitata all’essenziale: praticamente il 90% delle richieste: e-commerce più o meno famosi, call-center, e tutte quelle situazioni dove ci chiedono dati in cambio di uno sconto o un “regalo”. Ricordatevi che in questo mondo nulla è GRATIS e semmai siete voi che state dando GRATIS i vostri dati a perfetti sconosciuti.
Esempio di richiesta dati per strategie di marketing
Passaggio 2: valutare ogni richiesta di dati personali
Provate a soffermarvi su ogni richiesta e notereste che alcune richieste sono meno importanti di altre. Per esempio ti arriveranno richieste della tua mail o numero di telefono in cambio di uno sconto del 15% sul proprio acquisto. Questa è una richiesta “inutile” in quanto è una tecnica di marketing.
FONDAMENTALE: NON FORNIRE MAI IL NUMERO DI CARTA DI CREDITO A SITI O RICHIESTE SOSPETTE
Esempio di mail denominata "phishing"
Passaggio 3: Creare e avere facile accesso a dati alternativi.
La tecnica vincente per evitare di ricevere migliaia di spam all’anno, telefonate da call-center nei momenti meno opportuni o, peggio ancora subire furti di identità sta nel creare dati secondari.
Personalmente non fornisco mai il mio numero di cellulare effettivo o la mia mail personale a richieste provenienti da fonti non riconosciute come importanti.
Creare dei dati secondari è 100% legale, 100% facile e 100% necessario per proteggerci dallo spam e non solo. Quando poi, la fonte si rivela affidabile, allora si possono sempre variare i dati di contatto.
Nel prossimo articolo impareremmo come creare una casella mail che non richiede ne una registrazione ne una password. Hai bisogno solo di un nome utente per leggere i messaggi. A cosa può servire? Di sicuro non per lettere private, ma torna utile per registrarsi ai diversi siti a cui non vuoi rivelare il tuo vero indirizzo e-mail.
Seguici sul nostro sito e vedi l'articolo originale all'indirizzo https://smartconsulting.sm/2018/04/10/proteggerei-dati-parte-1/