Le imprese italiane guardano all’Africa.

Le imprese italiane guardano all’Africa.


Un continente che vedrà raddoppiare la sua popolazione entro i prossimi trent’anni. Cinquantaquattro Paesi con un’economia che attualmente rappresenta il 3% del prodotto interno lordo globale ma che, secondo la Banca mondiale, entro il 2030 si attesterà su una crescita costante del 5%. Si tratta dell’Africa, oggi sempre più al centro della strategia dell’Italia grazie al suo dinamismo e alle possibilità che offre. Un luogo di sfide, ma anche di opportunità soprattutto per le imprese italiane che, per le loro dimensioni, per la leadership tecnologica e il loro know how, potrebbero ricoprire un ruolo fondamentale soprattutto in alcuni settori chiave del Made in Italy. Dall’agrifood alle infrastrutture, dalla moda all’energia: ecco i settori in cui il partenariato con l’Italia potrebbe davvero rivelarsi strategico (qui il nostro studio sulle sfide e le prospettive del continente africano)

L’ITALIA CHE PUNTA ALL’AFRICA

Secondo i dati elaborati, solo nel 2019 lo scambio di merci tra l’Italia e l’Africa ha sfiorato i 19 miliardi e mezzo di euro, in pratica il 4,3% del totale del commercio del nostro Paese con il resto del mondo. E l’interscambio è destinato ad aumentare,  in base alle previsioni di Sace, la società di assicurazione dell’export del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, che nel suo ultimo report sull’export ha stimato che le esportazioni italiane verso l’Africa Subsahariana continueranno a registrare performance piuttosto dinamiche.  Sace prevede un aumento del 4,5% degli scambi entro la fine del 2022 , la crescita dell’export italiano si attesterà, secondo le stime, oltre il 6,5%. Ma tra i Paesi prioritari ci sono  il Kenya e il Senegal, che vedranno aumentare le merci italiane rispettivamente del 5,5 e 7,3% nel prossimo triennio. A supporto del nostro interesse verso il continente ci sono ancora una volta i dati Ice, secondo cui, nel 2019, il Sudafrica è stato lo Stato in cui il nostro Paese ha investito di più, circa 4 miliardi e mezzo. Ci sono poi la Nigeria, in cui gli investimenti si sono avvicinati a un miliardo e mezzo, e l’Algeria, la Costa d’Avorio l’Egitto, la Libia, il Marocco e la Repubblica Democratica del Congo in cui si sono attestati al di sotto del miliardo ma non sono da tralasciare le potenzialità espresse da Camerun e Paesi area Cemac.

CONOSCERE MEGLIO L’AFRICA E' IMPORTANTE E NECESSARIO

per conoscere un po’ più da vicino le opportunità del continente“,per “Dare un quadro degli interlocutori istituzionali e del settore privato al fine di favorire la formazione di partnership doi carattere commerciale, industriale e tecnologico“. Un’immagine del continente africano del tutto nuovaè alle porte, in pratica, una terra non solo ricca di possibilità, ma anche in linea con gli attuali trend economici e sociali: la futura crescita demografica, l’inesorabile processo di urbanizzazione e la conclusione di accordi di integrazione regionale sono solo alcuni dei fattori che rendono allettante l’Africa agli occhi dei nostri imprenditori..        

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Cesare Carriero

Altre pagine consultate