Le Operations nello sport ai tempi del COVID-19: niente sarà più come prima. (Per un po')
Niente sarà più come prima. Questo è certo. Almeno finché non ci sarà un vaccino o non accetteremo il fatto che, aumentando gli immuni, lentamente saranno sempre meno le persone colpite. Ma… Ma.
Parlando di sport parliamo di eventi di massa. Di pubblico. Di tifosi. Di organizzazioni complesse e numerose. Di media. Di grandi produzioni TV.
La mia riflessione riguarda soprattutto la parte che riguarda i media. I giornalisti ammassati attorno agli atleti. I fotografi uno sopra all'altro per catturare lo scatto perfetto. Operatori e reporter televisivi che si devono appiccicare agli atleti per intervistarli o ammucchiarsi per raccogliere un volto e una voce. Finché c’è il virus questo non ci sarà più. Punto. Niente sarà più come prima.
Voglio essere pessimista e catastrofista (forse), ma ecco cosa mi immagino per un evento di due settimane. Poi tutte le sfumature del caso ci possono stare. Anche la speranza che nulla di questo possa davvero capitare.
Al momento della richiesta dell’accredito sarà necessario accettare il fatto che in caso di positività l’accredito non potrà essere ritirato e che sarà necessario un certificato emesso non prima di dieci giorni prima. Dovremo essere informati che in caso di rialzo della temperatura non sarà consentito accedere ad alcuna area sottoposta a controllo.
Dovrà essere limitato il numero degli accrediti perché tutte le aree avranno meno capacità. Sarà doloroso, ma necessario, rifiutare molti accrediti e anche alle grandi testate o agenzia dovrà essere imposto un numero massimo di accrediti.
Ovviamente dovranno essere tutti messi in grado di accedere alle informazioni anche se l’accredito viene rifiutato o se la testata non permette la trasferta (ahahahaha. Chissà come funzionerà per i viaggi……). Quindi un ‘accredito remoto’, secondario, che darà accesso a un servizio video in cui sarà possibile avere una schermata con finestre multiple per seguire gli eventi con o senza commento (con lingua selezionabile), una finestra per seguire le interviste che dovranno essere fatte anche dal comitato organizzatori per tutti i media (con almeno tre lingue diverse, se non quattro) e un’area per le conferenze stampa dove poter fare anche domande specifiche agli atleti. Ogni squadra dovrà anche avere dei momenti in videoconferenza (già lo fanno).
All'accredito verranno fornite 15 mascherine per persona da utilizzare durante l’evento
Una volta ritirato il pass e il materiale possiamo entrare in sala stampa. Qui le distanze dovranno essere riviste. Almeno 150cm tra una seduta e l’altra e tra una persona e l’altra. Obbligo di indossare la mascherina in tutti i luoghi chiusi o quando ci si interfaccia con persone di altri settori (atleti, dirigenti, tecnici) nelle aree all'esterno.
La caffetteria della sala stampa permetterà di ritirare un vassoio per ritirare quanto desiderato e portarlo al proprio posto. Anche in coda per il caffettino e la brioscina o il sandwichino distanze da mantenere con attenzione.
Ogni volta che si entra o esce in area con controllo dell’accredito ci sarà un controllo della temperatura.
Passiamo in mixed zone. Far rispettare le distanze obbligherà gli organizzatori ad avere spazi lineari per far incontrare gli atleti molto più estesi. Tra atleti e media ci dovrà essere un'intercapedine di 120cm. Come detto prima i media dovranno indossare la mascherina in queste aree.
Le TV avranno necessità spazi maggiori per mantenere le distanze in modo corretto. Le announce positions che ora sono 4x4m circa dovranno essere riorganizzate.
Nelle mixed zones anche le TV e le Radio avranno l’intercapedine e dovranno utilizzare un’asta per il microfono e avere dei copri microfono usa e getta da cambiare dopo ogni intervista. Lo spazio tra una mixed e l’altra dovrà avere dei ‘distanziatori’ per mantenere le distanze anche tra i vari broadcasters.
In regia tutti dovranno avere la mascherina e guanti indossati. Le aree dovranno essere divise anche con lastre di plexiglass per permettere agli operatori di essere vicini, ma comunque distanziati. Ogni sera l’area dovrà essere sanitizzata. In caso di febbre sarà necessario sostituire il personale. In caso di positività tutto il team che era presente in regia dovrà essere sostituito da un team nuovo. Il team vecchio dovrà osservare la quarantena on-site. Quindi anche dal punto di vista logistico saranno necessari aggiustamenti. Ogni tv dovrà essere pronta ad avere sostituti. Gli alberghi dovranno avere un numero di stanze anche per gli eventuali positivi.
Le postazioni di commento dovranno essere divise in due con una ‘barriera’ di plexiglass tra i due cronisti. Al termine di ogna giornata questa, come tutte le aree, andrà sanitizzata.
Lasciamo stare il pubblico, anche perché magari gli eventi saranno a porte chiuse,
Lasciamo stare gli atleti perché diamo per scontato che siano sani e il più possibile isolati.
E poi tutti a cena a distanza di sicurezza!
E buon divertimento!