Le smart communities come ultima speranza
Fino a non molto tempo fa parlando di politica ci si interrogava sempre con un “cosa bisogna fare?” , senza mai sentire il bisogno di interrogarsi sul “chi”. Ai politici del passato veniva riconosciuta una certa autorità e con un grande dispendio di risorse pubbliche si andava incontro alle necessità dell’elettorato locale, che si esprimeva con le preferenze. Siamo sempre stati convinti che i governi nazionali avessero le capacità per attuare ogni iniziativa.
Il divorzio tra politica e potere è già avviato da tempo e la politica privata del potere può solo decidere cose che non accadranno mai.
Una politica così non ha nessuna utilità per i cittadini e certamente non si recupera la credibilità riducendo gli stipendi. Anche il dimezzamento dello stipendio ai politici può essere una spesa inutile se sono ritenuti nulli i servizi offerti.
Cosa possiamo fare? Prendere consapevolezza che con gli strumenti attuali possiamo sentirci tutti cittadini e con la creazione di comunità locali possiamo trovare soluzioni personali da applicare a problemi sociali.