Le zone sismiche in Italia

Il terremoto che ha colpito il centro Italia è ancora fresco.

L'Italia è una nazione fortemente sismica per cui dobbiamo imparare a convivere con questi eventi.

Questo non significa che dobbiamo solo "subirlo", bisogna invece cercare di migliorare la situazione del territorio con costruzioni antisismiche, piani di Protezione Civile, educazione della popolazione (come avviene in Giappone e California) per gestire l'evento.

Cos'è un terremoto

Le rocce che formano la crosta terrestre subiscono continuamente giganteschi sforzi, che sono il risultato di lenti movimenti tra le grandi placche in cui è suddiviso lo strato più superficiale della Terra.

L'Italia è tagliata da Nord a Sud da faglie che sono il punto di frizione tra le masse terrestri:

La linea di faglia è una frattura della roccia che mostra evidenze di movimento relativo tra le due masse rocciose da essa divise.

I terremoti si verificano nella parte più superficiale del nostro pianeta e sono dovuti ai movimenti delle placche di cui è composta la crosta terrestre:

Placca o zolla: parte in cui è divisa la litosfera terrestre, sono in movimento relativo tra loro.

Se gli sforzi tra le placche superano il limite di resistenza delle rocce, queste si rompono all’improvviso liberando energia che si propaga, sotto forma di onde sismiche, dall’ipocentro in tutte le direzioni, generando il terremoto. 

Ipocentro: luogo (assimilato ad un punto) della terra in cui ha inizio la rottura delle rocce che dà origine ad un terremoto. E' posto a profondità variabile da pochi ad alcune centinaia di chilometri (max circa 700 km).

La rottura delle rocce libera una enorme quantità di energia, che a sua volta genera delle potenti oscillazioni che si propagano nella Terra: le onde sismiche.

Le principali onde sismiche sono le onde P e le onde S. Le onde P (come “Prime”) fanno vibrare il suolo nella stessa direzione in cui si propagano; comprimono e dilatano in successione le rocce che attraversano, come una fisarmonica. Invece le onde S (come “Seconde”) fanno vibrare le rocce perpendicolarmente rispetto alla loro direzione di marcia, come una corda che viene scossa.

Le onde P sono più veloci delle onde S (circa 1.7 volte), quindi sono le prime ad essere registrate dai sismografi, seguite dalle onde S. Le onde sismiche attraversano gli strati della Terra variando la velocità e anche la loro direzione a seconda della densità dello strato che attraversano: maggiore è la densità, maggiore è la velocità e diversa è la direzione di propagazione. 

Le zone sismiche in Italia

Il territorio italiano è suddiviso in 4 zone sismiche:

• zona 1 dove forti terremoti sono molto probabili (es Friuli, buona parte degli appennini , Sicilia, Calabria)
• zona 2 e zona 3 con eventi forti e mediamente poco frequenti, o terremoti moderati ma frequenti;
• zona 4 con rari eventi di energia moderata. Forti terremoti, seppur molto rari, sono comunque possibili.

Dal punto di vista della normativa edilizia gli edifici in zona 1 devono essere capaci di resistere, senza crollare, ad un forte terremoto e ancor più a terremoti di energia inferiore. In zona 4 è necessario almeno tutelare la sicurezza di edifici strategici e di elevato affollamento.

Se volete sapere il rischio sismico del vostro comune, provincia e regione usate questa pagina: 

Per esempio, inserendo il comune di Amatrice (uno dei più danneggiati dal sisma) avremo:

Come potete vedere il comune di Amatrice non risulta neanche nella fascia di maggiore pericolosità !

Di seguito la cartina delle fasce di intensità macrosismica:

Cosa fare durante un terremoto

Alcuni consigli minimi da applicare durante una scossa di terremoto od immediatamente a seguire l'evento tellurico. 

Gli edifici

E' probabile che durante un terremoto siate in un edificio: la casa dove abitate o l'ufficio.
Quindi se l'edificio dove siete è stato costruito con criteri antisismici non avrete danni ed inoltre sarete protetti.
In caso di terremoto si deve mantenere la calma e seguire alcune regole.

1) cercare di raggiungere un luogo maggiormente sicuro all'interno dell'edificio, per esempio:
• portarsi vicino una colonna o muri portante dell'edificio
• infilarsi sotto un tavolo di robustra costruzione
• posizionarsi sotto lo stipite di una porta
2) non usare:
• ascensori
• scale, se non in edifici recenti dove sono costruite a norma antisismica

Dopo l'evento:

• prima di abbandonare l'edificio:
  • chiudere la fornitura di energia elettrica mediante l'interruttore generale o almeno staccare l'impianto mediante il salvavita
  • chiudere la fornitura di gas mediante il rubinetto generale
  • se in stagione invernale o di notte recuperare rapidamente quanto più vestiario possibile per potersi coprire
• dopo aver abbandonato l'edificio:
  • raggiungere uno spazio aperto, possibilmente lontano da edifici: per esempio un parcheggio o un parco oppure una strada ampia
  • mettere in una posizione sicura l'auto, ma evitando di usarla se non necessario per evitare di intasare le strade inutilmente. Evitare di rischiare la vita se l'auto è in posizione a rischio di crolli.

Le strade

Se siete per strada cercate di raggiungere un punto dove poter lasciare la macchina, in posizione sicura e che non dia fastidio, ed eventualmente proseguire a piedi.
Ricordatevi che durante un terremoto le strade si rovinano, spesso vengono interrotte da voragini o da frane o crolli.

Risorse

Alcuni links utili:

Calcolo del rischio sismico per comune 

Le zone sismiche per regione

Ultimi terremoti in Italia

La scala Richter

Glossario di Sismologia 

alberto bellina

abspace.it | PhotoFromTheWorld.com | 100s.it | sport-team.net | ilDolceAmico.it