Legami e relazioni in un mondo che cambia
Primi Novecento. Nonna bambina. LM

Legami e relazioni in un mondo che cambia

Da "Le città Invisibili" di Italo Calvino

"A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi o bianco-e-neri a seconda se segnano relazioni di parentela, scambio, autorità, rappresentanza. Quando i fili sono tanti che non ci si può più passare in mezzo, gli abitanti vanno via: le case vengono smontate; restano solo i fili e i sostegni dei fili.
Dalla costa d'un monte, accampati con le masserizie, i profughi di Ersilia guardano l'intrico di fili tesi e pali che s'innalza nella pianura. È quello ancora la città di Ersilia, e loro sono niente.
Riedificano Ersilia altrove."

Ogni essere umano cerca una base solida e sicura da cui poter spiccare il volo verso tutta la bellezza della vita. Una bellezza piena e completa, una felicità vera. Perche ognuno di noi vuole essere pieno e felice, meglio, ha diritto alla felicità.

Per poter prendere il largo abbiamo bisogno di solidi legami positivi, entro i limiti delle personalità di ognuno, che, se davvero tali, divengono trasparenti o meglio flessibili e resilienti.

Nel mio caso porto sicuro é stata la mia famiglia così come era: una madre forte che passó dal legame al legami con incoscienza, un legame doppio di difficile soluzione; un padre in cerca di se stesso anche lui con alcuni legami mai distesi con padre e fratello maggiore.
Molti altri legami ci sono stati e ci sono ancora, alcuni positivi altri decisamente più complessi e difficilmente districabili. Tutti però posso dire sono serviti a conoscermi con maggiore profondità. Tutto concorre al mio bene.

Legami e identità si intrecciano, e si fondono...
Legami e sperimentazione, legami e libertà...
Legami e amore per l'altro...
Legami anche per poter morire, vivendo.

Se penso ai nostri due figli, con dolore abbiamo sperimentato quanto sia stato traumatico nel senso più profondo, aver tagliato il legame primario naturale...aver tolto la linfa di quell'amore che rende abili alla vita...difficile per me capire e sperimentare fino in fondo la profondità di questa separazione non voluta.
Posso solo provare a sondare il cuore e la mente ricordando la bellezza di aver avuto una complicità interiore con mia madre e trovare così alcuni istanti, fissi per sempre nella mia mente, in cui lei é stata la mia base solida, il mio rifugio, la mia porta verso l'età adulta, fino all'ultimo insegnamento verso la sofferenza e la morte.

Tutto questo , tutta questa vita deve arrivare anche ai miei figli...come un chirurgo con pazienza quotidiana, ri-legare le due storie in una unica e comprensibile, condivisibile, addirittura da amare e su cui poggiarsi per partire verso nuove storie d'amore, dove vita e morte si intrecciano, come legami, senza soluzioni di continuità. Vita e morte in duello perché la vita vinca e sia piena.

Davide e Marco hanno diritto alla Vita, alla felicità, ad un legame positivo con me e mia moglie, la loro famiglia, perché possano dare tutto quello che hanno, far esplodere tutte le loro potenzialità, la loro gioia di vivere..vivere davvero.
Per imparar anche a costruire legami e a separarsene, avendo ogni volta ringraziato Dio per l'esperienza che hanno fatto di entrare in contatto con altri esseri umani, diversi e belli quanto loro. Ringraziare anche del dolore e della fatica.

Isacco dice a suo padre Abramo durante la preparazione del suo sacrificio: "Padre legami forte perché io non resista". Resistere a cosa? In questo momento della mia vita resistere a voler vivere una vita senza costruire legami, una vita senza gli altri...una vita da solo, una vita senza amore, per quello posso.

Gabriele Miano

Responsabile di Selezione e Servizi presso Adecco

8 anni

Complimenti, molto profondo e toccante. Permettimi di sottolineare un periodo: "un padre in cerca di se stesso anche lui con alcuni legami mai distesi con padre e fratello maggiore"...non finirò mai di stupirmi di quanto questa situazione si verifichi in maniera "naturalmente" frequente. Ciao.

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