L’energia necessaria alla produzione di acqua calda rappresenta circa il 25% dell’energia totale utilizzata in una casa ( Stima ENEA 2022).
La relazione tra consumo di acqua e consumo di energia ci è ormai molto chiara.
Ridurre perdite e sprechi d’acqua, adottare buone pratiche e processi e sistemi meno idro-esigenti certamente serve a ridurre i consumi di acqua, ma è anche la strada per consumare meno energia in casa. E così risparmiare, non sprecare, salvaguardare risorse naturali preziose.
L’industria italiana sta lavorando in questa direzione. 180 aziende hanno partecipato al Salone del bagno Milano 2024 portando soluzioni e tecnologie innovative e sorprendenti, molte delle quali nate per rispondere al tema del risparmio idrico ed energetico.
La rubinetteria tradizionale consuma circa 15 litri d’acqua al minuto per una doccia, e oltre 7,5 per un miscelatore. Oggi sono invece disponibili rubinetti, miscelatori e soffioni che, grazie a nuove tecnologie, mescolano aria e acqua e riescono a garantire un flusso consistente pur riducendo il consumo di acqua.
I soffioni che aggiungono un po’ d’aria a ogni goccia d’acqua fanno risparmiare fino al 45% dell’acqua, per un totale di circa 262 vasche da bagno piene per famiglia ogni anno. E consentono docce ad alta efficienza energetica, che abbattono fino a 835 kg/anno le emissioni di CO2 per una famiglia di quattro persone. E poi ci sono aeratori da rubinetto in grado di tagliare il consumo idrico fino al 50% e nuovi rubinetti che azionano la caldaia solo in caso di reale bisogno.
Anche per quanto riguarda i sanitari ci sono nuovi modelli evoluti che permettono di usare meno acqua portando a 4,5 litri il massimo volume dello sciacquone, senza dimenticare i sempre più diffusi modelli “dual flush”.
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Evoluzioni riguardano anche il riscaldamento della casa. I termosifoni più moderni raggiungono livelli di efficienza termica elevati pur utilizzando fino all’80% di acqua in meno rispetto ai classici modelli tubolari. Gli sprechi energetici vengono abbattuti anche grazie a vernici per gli elementi radianti che integrano nanotecnologie termoriflettenti.
Come sottolineano ad Assobagno, quello che ancora manca è un sistema di etichettatura riconosciuto a livello internazionale che fornisca informazioni chiare e standardizzate sui consumi di acqua ed energia dei prodotti per il bagno e aiuti così i consumatori a scegliere a ragion veduta. Qualcosa di simile, insomma, all'etichetta energetica, o energy label, che valuta l'efficienza energetica di un prodotto e garantisce ai consumatori informazioni comparative accurate.
In attesa di un nuovo sistema di etichettature, e mantenendo ancora per un po’ i vecchi rubinetti e soffioni, possiamo comunque ridurre i nostri consumi domestici di acqua e luce facendo tesoro dei “20 consigli ENEA per il risparmio idrico ed energetico”.
Fonti: