L'epic fail di Melegatti e l'importanza di un piano editoriale social

L'epic fail di Melegatti e l'importanza di un piano editoriale social

"Verba Volant, screenshots manent"

Ormai è un must nei social media ma non tutti sembrano averlo ancora capito. 

Il caso in questione è l'ormai famosissimo epic fail di Melegatti su Facebook. Oggi pomeriggio Melegatti ha pubblicato il post che vedete qui sotto:

L'immagine, purtroppo, parla da sè e non c'è bisogno di ulteriori commenti se non il fatto che anche graficamente grida vendetta. Puntuali arrivano i primi commenti negativi e le primi critiche a cui l'azienda, o chi per essa, risponde non solo cancellando il post, ma pubblicandone un altro a dir poco imbarazzante. Eccolo:

 Anche qui ogni commento è superfluo. Infine ecco il comunicato ufficiale di scuse dell'azienda: 

Non c'è due senza tre: il perfetto coronamento della figuraccia, in cui in pratica si ammette: "si abbiamo una pagina facebook ma non sappiamo chi la gestisce e sopratutto non sappiamo preventivamente quello che verrà pubblicato ". Insomma completa anarchia su quello che dovrebbe essere uno dei canali più importanti e strategici per comunicare con i propri utenti.

Ecco se un giorno un cliente mi chiedesse a che cosa serve un piano editoriale sui social, senza troppi indugi mostrerei lo status di "scuse" di Melegatti

Considerazioni

Non penso che tutto questo sia una trovata pubblicitaria. Gli elementi per sospettarlo ci sarebbero pure: siamo sotto natale e il marchio coinvolto è forse il simbolo per eccellenza del Natale nostrano. Non voglio pensare, però, che Melegatti abbia bisogno di questo tipo di visibilità. E poi si sa scagliarsi contro la tematica lgbt, per fortuna, porta un pericoloso strascico di cattiva reputazione

A mio avviso è andata così: avevano a disposizione una foto (di stock) di un uomo e una donna sotto le coperte, gli hanno photoshoppato (nemmeno troppo bene) due croissant in mano e si sono inventati una frase che fosse in qualche modo correlata alla foto...direi la prima cosa che gli è venuta in mente.

Secondo me in tutta questa vicenda, quindi, c'è solo una grossa ingenua incompetenza. Gravissima, se è vero che alla radice di questo epic fail ci sarebbe un'agenzia che dovrebbe conoscere alla perfezione lo strumento "social media".

E' molto emblematico, inoltre, quanto sia difficile trovare le giuste competenze in ambito social anche proprio lì dove dovrebbero trovare il loro habitat naturale.

Aggiornamento (23 novembre 2015): per completezza questa è la foto originale di stock utilizzata per creare il post incriminato 

Ornella Giola

Comunicazione e PR

9 anni

Quer pasticciaccio brutto ...

Antonio Nieddu

Dottore Commercialista, Revisore Contabile e Docente di Economia Aziendale presso I.I.S. DEVILLA - POLO TECNICO STATALE - Sassari

9 anni

Mah.... secondo me non era il caso di farla tanto lunga, scusandomi per la franchezza. Si trattava semplicemente di una provocazione (dato che è ovvio che il prossimo tuo lo devi amare sempre incondizionatamente). Semplicemente politically incorrect, che si è voluta capire male (ovviamente in mala fede). Solo che purtroppo l'omologazione ed il politically correct (anche nelle provocazioni) ormai la fanno da padrone, per cui sarebbe stata semplicemente stellare una pubblicità nella quale sotto le coperte ci fossero stati due uomini .....

Roberto Manzi

PhD in Science of Communication

9 anni

una cosa è certa: avremo a breve sul LKDN una posizione di lavoro di MKTG manager

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