L’estate non ferma la riscossione
L'estate non ferma la riscossione: dal 1° luglio ripartono notifiche, pagamenti e pignoramenti. Entro il 2 agosto invece dovranno essere saldate le cartelle (rate incluse) sospese dall'8 marzo 2020.
Restano comunque in stand-by i contribuenti con cartelle di importo residuo inferiore 5.000 euro riferite a carichi affidati all'agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 che rientrano nella cancellazione automatica stabilita dal decreto sostegni 1 (il dl 41/2021 all'articolo 4 comma 4).
I debitori under 5.000 dovranno infatti attendere la pubblicazione dell'apposito decreto di competenza del ministero dell'economia e delle finanze che definirà le modalità e le date dell'annullamento dei carichi rientranti nella sanatoria.
Nessuno cambiamento per le scadenze di rottamazione ter e saldo e stralcio: entro il 31 luglio andranno corrisposte tutte le rate sospese in scadenza nel 2020 ed entro il 30 novembre quelle invece congelate scadenti nel 2021.
Queste sono le principali indicazioni fornite dall'Agenzia delle entrate Riscossione nel comunicato stampa e nelle faq aggiornate in recepimento delle novità introdotte dal decreto sostegni bis (il dl 73/2021 pubblicato in gazzetta ufficiale lo scorso 25 maggio). I pagamenti ripartono sotto l'ombrellone. Con l'articolo 9 comma 1 del dl 73/2021 (il decreto sostegni bis) il legislatore ha prorogato dal 30 aprile al 30 giugno il termine di sospensione dei pagamenti delle cartelle esattoriali (rate comprese), degli avvisi di accertamento esecutivo e degli avvisi di addebito inps, scadenti nel periodo tra l'8 marzo e il 30 giugno 2021.
Come disposto dall'articolo 68 c.1 del dl 18/2020 (il decreto Cura Italia), la norma nativa della sospensione, i pagamenti dovranno essere corrisposti entro il mese successivo alla fine del periodo di stop, dunque entro il 31 luglio 2021.
L'Agenzia delle entrate Riscossione ricorda che tale data, cadendo di sabato, fa slittare il termine ultimo di versamento a lunedì 2 agosto. È opportuno sottolineare che il periodo di sospensione termina il 30 giugno per cui le rate di piani di dilazione di cartelle con scadenza successiva a tale data mantengono l'originario termine di pagamento. Va ricordato che il periodo di sospensione dei pagamenti per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei comuni della c.d. «zona rossa» di cui all'allegato 1 del dpcm 1° marzo 2020 decorreva dal 21 febbraio 2020.
Notifiche e pignoramenti dal 1 luglio. Anche lo stop a notifiche e pignoramenti terminerà il prossimo 30 giugno dunque, l'attività di riscossione, ripartirà a tutti gli effetti il 1 luglio 2021.
In tale data, salvo nuovi interventi, potranno essere iscritte o rese operative nuove procedure cautelati ed esecutive oltre a riattivarsi gli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati, prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (dl 34 del 19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati.
Sempre dal 1° luglio, le pubbliche amministrazioni dovranno eseguire le verifiche di inadempienza ai sensi dell'art. 48 bis del dpr 602/1973, prima di disporre pagamenti ai propri fornitori per importi superiori a 5.000 euro.
Non si ferma il lavoro dell'Agenzia delle entrate Riscossione (Ader). Come specificato nelle faq, l'operatività dell'Agenzia delle entrate Riscossione non si è mai fermata e proseguirà anche nel periodo di sospensione.
È possibile dunque presentare nuove istanze di dilazione e l'Ader lavorerà le richieste inviando ai contribuenti i previsti riscontri.