Letta
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Letta

:Un camaleonte straordinario

Entra ed esce da disastri epocali e straordinari come un attore dai ruoli che l'attore abitualmente interpreta, con una naturalezza che impressiona. E guarda tutti con quel sorriso un po' straniato e sfuggente di chi pensa che, con l'intelligenza a la logica si possa risolvere tutto. E non è vero.

Il grande sconfitto delle elezioni politiche 2022 ha perso due volte perché per due ha voluto competere: ha gareggiato come segretario del Pd e come leader. E anche gli asini sanno che alle elezioni politiche, in Italia, il segretario del Pds, Ds, PD e il candidato premier sono due ruoli distinti. O si perde.

Ma lui ha veleggiato tranquillamente verso la sua destinazione che era una sconfitta politica secca e irriguardosa. Arrivato a destinazione si è dimesso ma, anche, no. E se è vero che alcuni modi di dire ad alcuni, alcuni letterati fanno storcere il naso, qui è proprio il caso di dire, si è dimesso, ma, anche, no.

Qualche ragione ce l'ha: Letta ha la "vision" giusta, nella nazione della politica liquida scissa e polverizzata che accoglie ad ogni momento nuovi granelli di polvere, nuovi partiti espressione di una persona, creati per avere un po' di potere e consolazione personale o per assicurarsi una poltrona, a cui restare avvinghiati, Letta vorrebbe un bipolarismo ancorato ad una sinistra finalmente socialdemocratica. Impegno sociale, impresa anche pubblica, società in equilibrio tra condizioni e poteri, concorrenza e mercato. La Bad Godesberg italiana descritta come un sogno proponibile e magistralmente sul Corriere lo scorso agosto da #FrancescoMerlo.

Quello che il segretario del Pd non è riuscito a fare filtrare nel suo Pd e nella sconcertante parabola elettorale di questo 2022 tra alleanze mancate e altre suggellate e perse il giorno dopo è quella nozione di critica sociale militante, all'attualità, al costume che la sinistra non trova più. Quella critica che è anche su di sé e che vigila sugli sbagli più grossolani nei quali possiamo incappare, il narcisismo, la cecità. Che ti fa mettere in dubbio certe stupide verità, che ti preserva dal cadere nel ridicolo. Che ti mantiene povero.

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In Italia è ormai radicato in ogni direzione un forte spirito anticasta. Siamo troppo poveri per tollerare gente che non fa niente, che gorgoglia potere, arroganza, che recita alla corte dei belli per manipolare la gente. E che si becca 16.000 euro al mese.

RICORDA Renzi è andato via ma il Pd è ancora costellato di incrostazioni di casta. Donne e uomini arroganti attraversano questo cuore di società media, ormai poco popolare che diventa attraverso di loro antidemocratico.

Nel suo sorriso costante, enigmatico, quasi cinematografico da attore icona di un genere emblematico di una narrazione sfuggente e fondamentalmente agnostica, Letta che non parla con i ragazzi di Fridays for Future che conosce alla fine solo il potere, diventa alla fine uno strumento del potere che, attraverso di lui, al suo viso che si distrae, disfa ancora una volta la ragione e la continenza. Mentre il mondo è sull'orlo del baratro.

Danilo Rocca Ott. 2022

*socialdemocrazia

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