L'IMPORTANZA DEI PROGRAMMI ELETTORALI

L'IMPORTANZA DEI PROGRAMMI ELETTORALI

Roberta Carlini a Prima Pagina (Radio 3 RAI) giustamente fa notare come vi sia una clamorosa assenza di dibattito sui punti centrali dei programmi dei tre schieramenti che si fronteggiano alle elezioni e segnala due ottimi articoli sull’argomento.

Infatti, mentre chiunque segua la politica italiana sa tutto dell’albero Spelacchio e delle vicissitudini del sottosegretario Maria Elena Boschi, la maggioranza degli stessi militanti non conoscono i punti centrali dei programmi dei loro stessi partiti di riferimento e le conseguenze che avrebbero.

Lo stesso Fatto Quotidiano ha invitato ieri il movimento 5 Stelle ad essere più chiaro suoi propri programmi, che tendono ad essere molto vaghi.

Il primo articolo segnalato è di Luca Ricolfi sul Messaggero e denuncia lo strano cocktail di reticenze e confusione del programma elettorale pentastellato, in particolare il recente balletto sull’euro e sulle cosiddette "pensioni d’oro".

Le cose non vanno meglio se dalle dichiarazioni in TV si passa ad esaminare il piatto forte dei cinque stelle, il reddito minimo, erroneamente da loro chiamato "reddito di cittadinanza". Oltre a varie problematiche come l'evitare che si trasformi in un disincentivo al lavoro, è soprattutto la scelta delle coperture finanziarie, ovvero come verrebbe finanziato, che viene nascosta. Se si analizzano attentamente infatti si scopre che la maggior parte delle coperture è costituita da nuove tasse.

Angelo Panebianco sul Corriere segnala come una vittoria grillina avrebbe conseguenze nefaste sulla politica estera italiana, con un forte avvicinamento a dittature come la Russia di Putin e l’Iran e l’allontanamento dalle democrazie liberali come Stati Uniti ed Unione Europea.

In altri termini, le cose che più influenzerebbero il nostro futuro sono quelle di cui meno si parla in questa campagna elettorale.



Francesca Mileti

English Teacher, translator and interpreter

7 anni

"Disincentivo al lavoro"? Ma di quali assurdità si parla in questo "articolo"? Siete consapevoli che il reddito di cittadinanza è presente in tutta Europa tranne che in Italia? E per quanto riguarda le coperture è stato detto più volte dove reperirle nel programma stilato dal Movimento. Tra l'altro Berlusconi lo ha ribattezzato come "reddito di dignità". A lui non viene chiesto nulla sulle coperture? L'articolo in questione è fortemente impregnato di parzialità e partitocrazia, oltre a rivelare pochezza di contenuti, già masticati e sputati più volte da altri servi del potere, per giunta.

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