L’importanza della prevenzione: una testimonianza

L’importanza della prevenzione: una testimonianza

La nostra collaboratrice Gigia R. testimonia in prima persona l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce raccontandoci la sua toccante esperienza con il cancro al seno.

Il tumore al seno è la forma più comune di cancro nelle donne e rappresenta una delle principali cause di mortalità femminile a livello mondiale. Tuttavia, grazie ai progressi nella ricerca medica e alla maggiore consapevolezza sulla prevenzione, la diagnosi precoce e i trattamenti efficaci, il tasso di sopravvivenza è notevolmente migliorato negli ultimi decenni.

Durante il “mese rosa” vi proponiamo l’intervista con la nostra collaboratrice Gigia R. che in prima persona ha vissuto l’esperienza della malattia e che vuole dare un messaggio di speranza a chi la sta vivendo e un caldo invito alla prevenzione a tutte le donne.


Come hai scoperto di avere un tumore al seno?

Devo dire che sono stata molto fortunata. Nel 2019 mettendomi la crema per una scottatura solare ho sentito una specie di chicco di riso sulla parte alta del petto. Inizialmente l’ho voluto ignorare ma grazie all’insistenza di un’amica, alla quale sarò sempre riconoscente, ho fatto degli accertamenti. Da questi è emerso che avevo due tumori maligni, fortunatamente allo stadio iniziale.


Qual è stata la tua reazione iniziale alla diagnosi?

Inizialmente mi sono messa a ridere incredula. Poi il pensiero è andato subito ai miei figli, a come dirlo a loro e a come affrontare la malattia senza pesare troppo su di loro.

Avevano solo 18 e 8 anni. Subito dopo la preoccupazione è andata a mio marito e ai miei genitori.


Puoi raccontarci del percorso di cure che hai seguito?

Fortunatamente, come già detto, la malattia era al primo stadio. Mi sono dovuta sottoporre all’intervento di mastectomia e a 12 cicli di chemioterapia preventiva settimanale.

 

Come hai vissuto fisicamente e mentalmente i momenti più difficili del trattamento?

Fisicamente ero distrutta ma con la consapevolezza che ne sarei uscita. Uno dei più grandi timori era quello di dover modificare il mio stile di vita, fortunatamente così non è stato. Ho continuato a vivere come sempre, senza cambiare le mie abitudini.

Mentalmente ho sempre cercato il lato positivo pensando sempre ai miei figli, alle persone che combattevano insieme a me in ospedale e a situazioni più complesse della mia. Cercavo di trovare il lato positivo in ogni situazione e di godermi ogni momento di vita.

Il mio desiderio era di non mostrare troppo ai miei figli il mio malessere per non dare loro troppa preoccupazione. Il giorno di Halloween, per esempio, ho iniziato a perdere i capelli e dovevo accompagnare mia figlia più piccola a fare “dolcetto o scherzetto”. Per non rovinarle il ricordo di questo momento di festa insieme, ho deciso di rasarmi i capelli e sono corsa da lei dicendole felice: “Ho trovato un travestimento bellissimo! La mamma quest’anno ha deciso di vestirsi da zio Fester, vedi ho tagliato i capelli come lui.” Mi sono messa un cappotto nero, pitturata il viso e siamo uscite insieme a festeggiare.


Hai dovuto affrontare cambiamenti nel tuo corpo a causa della malattia o dei trattamenti?

La parte più difficile è stato accettare il veloce cambiamento del mio corpo. Il gonfiore dato dalle cure, la perdita dei capelli e abituarmi a un seno diverso. Questo tuttora è un punto debole perché esteticamente i segni della ricostruzione sono ancora molto evidenti.

 

Hai mai avuto paura di non riuscire a superare la malattia?

No.

 

Com'è stato il tuo ritorno alla vita quotidiana dopo il trattamento?

La mia vita non è cambiata più di tanto nemmeno durante il trattamento. L’unica grande differenza era non poter più andare a lavorare. Ho dovuto cambiare lavoro perché quello di prima implicava sforzi fisici che non potevo più fare. Ciò nonostante, i miei datori di lavoro sono stati comprensivi e disponibili e molto dispiaciuti perché avevamo un ottimo rapporto.

 

Com’è cambiata la tua percezione del lavoro dopo questa esperienza?

La mia posizione professionale è nettamente migliorata come mai mi sarei immaginata. Da una cosa negativa che mi ha stravolto la vita sono nate tante situazioni positive. Ho capito che si possono avere cose sempre più belle e puntare in alto. Sono diventata più curiosa e amo imparare ogni giorno cose nuove.


Il tuo rapporto con la salute e il benessere è cambiato? Hai adottato nuovi stili di vita o abitudini salutari dopo la malattia?

Ho capito l’importanza del prendersi cura di sé. Cerco di non ignorare i segnali del mio corpo e anzi cerco di prevenire attraverso controlli costanti. Sono diventata più ansiosa nei confronti dei miei cari e cerco di spronarli a seguire il mio esempio.

 

Guardando indietro, cosa pensi sia stata la cosa più importante che ti ha aiutata a superare il tumore?

I miei figli.

 

Che consiglio daresti a una donna che ha appena ricevuto una diagnosi di tumore al seno?

Consiglierei loro di prenderla con coraggio e di non abbattersi. Anche un po’ di leggerezza può essere un grande aiuto per viverla meglio.

 

Come hai trasformato questa esperienza in qualcosa di positivo nella tua vita?

Tanti sono stati i cambiamenti positivi ma il più grande di tutti è stato il percepire il tempo in maniera diversa. Sono grata per ogni momento di vita, sono più paziente e prendo il lato positivo di tutto ciò che mi accade. Non do più nulla per scontato e ho capito che ogni attimo è prezioso.

 

C'è qualcosa che vorresti dire a chi non ha mai vissuto una situazione simile, per sensibilizzare sulla prevenzione?

Ragazze controllatevi ogni anno!


 La prevenzione gioca un ruolo cruciale nella lotta contro il tumore al seno. Nonostante non sia possibile prevenire completamente l'insorgenza della malattia, è possibile ridurre significativamente il rischio attraverso una serie di azioni:

  1. Screening regolare: Uno degli strumenti più efficaci per la prevenzione è la mammografia, che consente di individuare tumori troppo piccoli per essere palpati.
  2. Autopalpazione: Imparare a conoscere il proprio corpo attraverso l'autopalpazione mensile è un altro metodo semplice per identificare eventuali cambiamenti nel tessuto mammario.
  3. Stile di vita sano: Uno stile di vita equilibrato può ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. L'attività fisica regolare, una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali, e il mantenimento di un peso corporeo sano sono fattori protettivi.
  4. Fattori di rischio genetici e familiari: Le donne con una storia familiare di tumore al seno o che portano mutazioni genetiche specifiche (come BRCA1 e BRCA2) sono a maggior rischio. Per queste donne, la consulenza genetica e misure preventive più aggressive, come un monitoraggio più frequente o in alcuni casi interventi chirurgici preventivi.


La diagnosi precoce salva la vita

Individuare il tumore al seno in fase iniziale può fare la differenza tra una prognosi favorevole e una più complicata. Quando il tumore viene diagnosticato presto, le possibilità di guarigione sono significativamente maggiori. I progressi nella ricerca medica hanno introdotto terapie mirate, trattamenti ormonali e opzioni chirurgiche meno invasive, migliorando ulteriormente la qualità della vita delle pazienti e riducendo il rischio di recidive.


Conclusione

La lotta contro il tumore al seno passa attraverso la consapevolezza e l'azione. Investire nella prevenzione, attraverso controlli regolari e un’attenta gestione dei fattori di rischio, può salvare molte vite. È importante ricordare che prendersi cura di sé e del proprio corpo è il primo passo verso la salute.



Chi è Itap S.p.A.

Costituita a Lumezzane (Brescia) nel 1972 dai fratelli Patti, Itap è attualmente una delle aziende leader nella produzione di valvole, raccordi e collettori di distribuzione per sistemi sanitari e di riscaldamento.

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Un riferimento per il mercato del settore idrotermosanitario, sempre al servizio del proprio cliente con prodotti, supporto, qualità e servizio di alto livello.

Antonella Paletti

Impiegata amministrativa presso Generali Italia

2 mesi

Grande Gigia !!! Esempio di forza 👏🏻

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