L'inevitabile rivoluzione verso l'energia intelligente
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L'inevitabile rivoluzione verso l'energia intelligente

In un contesto dove, lato produzione, le rinnovabili hanno già conquistato la maggioranza del mercato e lato consumo, non si può puntare ad una crescita dei volumi (nonostante l’avvento delle auto elettriche), l’industria energetica si deve preparare ad affrontare un ultimo cambiamento drammatico, che annienterà i modelli di business ben conosciuti e applicati in passato e che stravolgerà completamente il ruolo del “fornitore di energia”: il cambiamento verso l’energia intelligente.

Questa “piccola rivoluzione industriale” servirà a garantirci non solo un ambiente più sostenibile grazie all’integrazione di quantità sempre maggiori di energia solare ed eolica, ma anche un modello economico meno “accentrato”, poiché il valore aggiunto della produzione di energia sarà distribuito su milioni di famiglie e imprese prosumer, e non solo nelle mani di pochissime grandi aziende.

La sfida dei prossimi 12 – 18 mesi del settore delle smart grid, è di passare da una mentalità di “technology push” a una “demand pull”. Infatti, nonostante la consapevolezza crescente, la verità è che, ad oggi, sono stati praticamente solo fatti esperimenti. Provate tecnologie. Fatti test pilota. Profusi finanziamenti pubblici. Magari investito in startup. Poco di più.

Adesso, abbiamo bisogno che siano gli stessi prosumer a volere questo cambiamento: solo in questo modo la transizione energetica potrà ottenere il suo pieno compimento. Per fare questo, il cliente finale deve avere un impatto immediato e positivo dalla gestione intelligente dell’energia nella sua casa o impresa, attraverso una riduzione del costo delle utenze. Questa riduzione oggi è possibile, grazie alla diffusione di sistemi di accumulo e carichi programmabili che consentono la modifica in tempo reale del profilo di interazione dell’utente con la rete.

Tale modifica sta assumendo e assumerà sempre più rilevanza in quanto:

  1. La remunerazione dell’energia immessa in rete, anche da parte degli impianti non programmabili, è sempre meno costante. Stanno sparendo i meccanismi di “feed-in tariffs”, con l’obiettivo di portare le tecnologie a fonti rinnovabili a condizioni simili a quelle applicate per le altre fonti. Immettere l’energia durante le ore in cui si verifica un eccesso di produzione potrà addirittura essere pagato dal proprietario dell’impianto, attraverso i prezzi negativi sul mercato all’ingrosso.
  2. Il costo dell’energia prelevata riflette sempre di più il costo di produzione di ciascun momento. L’obiettivo, posto anche dalla Commissione Europea, è quello di promuovere l’efficienza energetica e l’appiattimento delle curve di carico, al netto della produzione degli impianti non programmabili.
  3. Ci sarà la possibilità per i prosumer di partecipare a tutti i mercati dell’energia, magari in forma aggregata, al fine di aumentare la liquidità, favorendo la concorrenza di mercato tra le varie fonti di produzione.
  4. Avverrà una liberalizzazione degli scambi di energia tra vari utenti all’interno di “micro-reti” (ovvero Sistemi Efficienti di Utenza con più di un unico consumatore) per promuovere la diffusione di impianti di produzione distribuiti aumentandone la convenienza.

Questi fattori fanno sì che il “trading” di energia post-contatore sia potenzialmente molto più remunerativo di quello tradizionale fatto sui vari mercati dell’energia. La decisione su quando scambiare l’energia con la rete, o con i propri vicini di casa, comporta una variazione del costo dell’energia di gran lunga maggiore rispetto ai margini ottenibili sul Mercato Infragiornaliero. La vera differenza rispetto al business attuale, è che un trading così capillare può essere gestito solo attraverso piattaforme software il più possibile flessibili e intelligenti, che siano in grado di ottimizzare la gestione energetica di più aggregati di utenze situate dietro contatori unici, ciascuna con esigenze specifiche di consumo, capacità di produzione e di stoccaggio.

Proprio per questo, Elemize Technologies ha sviluppato algoritmi e software che sfruttano la cosiddetta intelligenza artificiale per imparare e quindi adattarsi alle abitudini di consumo dell’utente finale e attuare in tempo reale la strategia di consumo che massimizza il vantaggio in bolletta, senza nemmeno che il cliente se ne accorga. Oggi, con questa tecnologia, è già possibile raddoppiare (ma anche più, si veda grafico sotto) il vantaggio economico di un qualsiasi sistema di accumulo post-contatore.

A soli tre mesi dalla costituzione, la nostra startup ha già ricevuto l’interesse dei maggiori gruppi energetici in Italia e chiuso un primo “round” di investimento. Lo sforzo è stato già molto e siamo consapevoli di essere solo all’inizio, poiché la nostra ambizione è di riuscire ad arrivare a tutte le case e imprese che abbiano capacità di flessibilità lato consumi elettrici (sistemi di accumulo, veicoli elettrici, utenze programmabili e altro ancora), partendo dall’Italia e puntando sul Nord Europa e Stati Uniti.

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