L’IT come strumento per stare coi grandi

Che ruolo ha l’informatica nelle Aziende in Italia? Alcuni numeri aiutano a fotografare la situazione. Le Aziende definite “Piccole “(da 10 a 49 addetti) e quelle “Molto Piccole” (fino a 10 addetti) rappresentano in Italia il 99,41% degli addetti complessivi. Eppure il mercato IT 2018 è cresciuto solo dell’1,9% rispetto all'anno precedente (fonti: Istat/Assintel)

In Europa la percentuale media di spesa per l’IT rispetto al PIL è stata del 2,71%, mentre in Italia è arrivata solo al 1,71%, non solo nettamente inferiore a quella dei Paesi con un’economia di un certo peso (Francia 3,08%, Regno Unito 3,52%, Germania 2,91%) ma anche a quella di Paesi con una tradizione industriale non rilevante come la nostra (Danimarca 3,20%, Finlandia 3,20%). Dietro a noi solo Portogallo, Slovenia e Grecia. (fonte: Rapporto EITO).

Ora, di fronte a questi numeri, è doveroso chiedersi come pensiamo di poter essere competitivi con concorrenti che investono in tecnologie, che quindi possiedono, che noi non abbiamo. 

Perché siamo arrivati a questa situazione?

Mi occupo di sistemi informativi aziendali da più di trent'anni. Credo di aver assistito durante la mia carriera professionale a tutta la parabola della storia dell’informatica aziendale in Italia. Ho avuto la possibilità di lavorare all'estero, in Europa ed in Asia, e questo mi ha consentito di fare dei dolorosi paragoni con i Paesi che mi ospitavano.

Provo ad elencare, in ordine sparso e non di importanza, quelle che secondo il mio soggettivo e personale punto di vista sono alcune delle cause più rilevanti di questa situazione.

• Imprenditori e manager che non vedono l’ICT come uno strumento per ottenere un vantaggio competitivo sulla concorrenza.
• Player ICT che propongono formule commerciali poco trasparenti con soluzioni spesso obsolete
• Resistenza interna alle Aziende al cambiamento, visto meramente come “lavoro in più”.

Io credo sia necessario intervenire immediatamente, partendo dalla presa di coscienza da parte del sistema industriale italiano di questa situazione e del gap che stiamo accumulando rispetto agli altri Paesi e che sta diventando una voragine incolmabile, passando per il sistema politico che deve intraprendere un piano organico e strutturato di supporto alla digitalizzazione delle imprese, e non a “macchia di leopardo” come purtroppo sta accadendo.