L'Italia e l'industria 4.0
Molto ultimamente si parla di industria 4.0, ma ben lontani siamo da questo obbiettivo a mio parere.
L'estrema semplificazione nella gestione dei dispositivi informatici e una classe di docenti non sempre all'altezza della evoluzione tecnologica, ha fatto sì che il divario tra tecnologia e utente si ampliasse tanto in un anno da impoverire l'Italia dal punto di vista umano nella gestione informatica dei dati quotidiani. I sw di fogli di calcolo,tranne sporadiche eccezioni in alcune forntunate scuole con docenti illuminati, rimangono strumento sconosciuto ai più e relegato a corsi di formazioni dedicati. Come conseguenza le industrie PMI si trovano in scenari a volte paradossali. La selezione del personale da dedicare al settore digitale risulta complesso in quanto spesso ci si affida a parametri "amicali" o d'effetto (lo sanettone cronico) che in congiunzione a connessioni instabili e poco affidabili portano spesso ad abbandonare l'evoluzione digitale dell'azienda. Nei rari casi in cui si riesca a trovare personale preparato e competente spesso ci si scontra con coordinatori che pur di non mostrare le loro lacune denigrano il personale od ancora lo pongono a confronto con l'esperto istituzionale o titolato fermo a 5 anni fa che dall'alto della sua titolarità li forza e guida ad impostare l'azienda su una struttura produttiva già oramai obsoleta.
Leggiamo con attenzione quanto evidenziato nel report linkato e riflettiamo su come stia diminuendo la diffusione delle'informazione tecnica nel nostro paese.