Lo stato di digitalizzazione delle Piccole e medie imprese (Pmi) in Italia
Lo stato di digitalizzazione delle Piccole e medie imprese (Pmi) in Italia
Lo Skills Outlook 2019 dell’Ocse, che considera le competenze per la digitalizzazione, l’esposizione sul mercato digitale e le politiche per favorire le competenze, colloca l’Italia tra le ultime in classifica. L’intensità delle Tic (Technology Information competences) sul lavoro, ad esempio, è di 0,2 su una scala che arriva a 1, ben 0,3 punti in meno rispetto alla media Ocse.
Per digitalizzare le aziende è necessario che esse siano pronte ad abbandonare i modelli di business tradizionale al fine di semplificare e snellire i flussi di lavoro tramite l’automazione di procedure e attività aziendali. In quest’ottica, i processi aziendali devono essere quindi ridefiniti assieme all’organizzazione complessiva dell’impresa stessa.
Digitalizzare non significa semplicemente dematerializzare documenti cartacei e acquistare nuovi dispositivi elettronici. Vuol dire implementare un vero e proprio nuovo modello di business che integri il digitale non solo nei processi produttivi ma, soprattutto per quanto riguarda le imprese di minori dimensioni, anche a livello della governance, ovvero delle procedure che regolano la conduzione di una società, e di gestione dei flussi informativi, cioè della comunicazione di dati rilevanti fra dipendenti, fornitori, clienti ed eventuali investitori.