L'ovvio non esiste.

L'ovvio non esiste.

Creo contenuti da oltre 15 anni.

Puntuale come sempre, ogni tanto, mi arriva un commento sotto un video o un post di qualcuno che se ne esce con: "questa cosa è scontata", "quest'informazione è ovvia", "questo concetto lo conosco tutti" e altre varianti dello stesso commento.

Voglio fare quindi una riflessione, non tanto sul commento in sé (ci sono abituato e non mi scalfisce più di tanto), ma sull'idea - profondamente sbagliata - che c'è alla base e al problema che può generare.

Dico "problema" perché a volte questa è proprio la più grande paura di chi vuole iniziare a fare contenuti e a metterci la faccia.

C'è il terrore di dire cose ovvie. La paura di non poter dire nulla di nuovo. L'incubo che qualcuno di più esperto venga a ridicolizzarci.

Commenti del genere rafforzano questa paura.

C'è un problema di fondo però.

Come dice il titolo di questo post, l'ovvio non esiste.

Le cose scontate sono scontate solo per noi.

Sembra un gioco di parole, ma non lo è. Seguimi.

L'informazione X o il concetto Y è scontato per me che lo conosco e l'ho appreso in precedenza, ma per chi lo sente per la prima volta quell'informazione è nuova e quindi di valore.

(Sembra ovvio anche fare questo discorso, ma a quanto pare non lo è)

Io ho sempre immaginato la conoscenza come una scala (vedi immagine di seguito) dove noi, in ogni momento della vita, ci troviamo in un punto della scala.

Non credo sia un'idea originale mia, l'avrò incrociata sicuramente altrove.

Per sua definizione, su questa scala troveremo persone su alcuni o tanti gradini più in basso (perché son giovani, hanno meno esperienza, son nuovi dell'argomento, o per altri motivi) e persone su alcuni o tanti gradini più in alto (quelli più esperti di noi che tanto ci spaventano).

Il punto cruciale da capire è che tu stai parlando a chi si trova più indietro di te!

Ogni volta che crei un contenuto devi pensare a chi non ha ancora fatto quell'esperienza e non ha ancora scoperto quel concetto.

Se scrivi una ricetta su come cucinare bene la carbonara non devi preoccuparti dell'opinione che gli chef stellati si faranno di te, perché molto probabilmente non stai parlando a loro.

Se fai un tutorial su come registrare bene un vlog per YouTube non deve spaventarti l'opinione degli YouTuber con 15 anni di esperienza, perché molto probabilmente il video non lo stai facendo per loro.

Ecco cosa voglio dire con l'espressione che l'ovvio non esiste. Non esistono i concetti scontati per tutti.

Se anche una sola persona che guarda quel video o legge quel post o ascolta quel podcast avrà imparato qualcosa di nuovo, allora quel contenuto avrà avuto senso di esistere.

Questo significa che non puoi fare contenuti o divulgazione per esperti?

Certo che puoi! È una scelta.

Ci sono tanti divulgatori o creatori che parlano ad un pubblico molto esperto perché quella è la loro volontà, il loro posizionamento.

(In quel caso di solito si beccano l'insulto opposto: "parli troppo difficile", "non si capisce niente", ma questo è per un altro post)

Ma anche in quel caso, sono sicuro che sulla loro scala ci sarà qualcuno che si trova qualche gradino più in alto e che quei concetti avanzatissimi e complicatissimi li conosce a menadito.

Non è il mio caso e forse nemmeno quello del 90-95% del mio pubblico.

Ogni volta che scrivo un post o registro un video penso a chi su quella scala è più indietro di me. Ecco perché cerco di non dare nulla per scontato e perché ogni tanto riparto dalle basi.

Il mio consiglio spassionato è fallo anche tu!

C'è qualcuno che scopre quell'informazione proprio quel giorno, grazie a quel contenuto. E allora avrai raggiunto il tuo obiettivo.

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Pasquale Langella

Solution Architect presso EPAM Systems

2 mesi

Grazie Raffaele, un post che ispira a creare contenuti per il piacere del give-back 😊

Massimo Rattin

Junior Copywriter | Dipendente a tempo pieno per xtraWine | Blog personale | Appassionato di scrittura e neuroscienze

1 anno

Bellissimo articolo, hai ragione su tutta la linea. Grazie mille Raffaele Gaito per avermi dato un'altra chiave di lettura. Buona serata

Lorenzo Fanigliulo

Copywriter a Risposta Diretta e Consulente Marketing | Wit Srl

1 anno

Argomento super interessante. Io penso che un contenuto "ovvio" può essere utile anche a una persona esperta. Un po' perché, come dicevano i latini, repetita iuvant. Un po' perché, anche se conosci un determinato concetto, non è detto che tu lo stia applicando. Spesso mi capita di scrivere contenuti rivolti sia a un pubblico principiante che a un pubblico esperto. Per non annoiare gli esperti, cerco di spiegare l'argomento in modo diverso / divertente / curioso. A volte racconto una storia, altre volte un caso studio. A volte, per spiegare un concetto "ovvio", uso delle metafore o similitudini. In questo modo ci guadagnano tutti: i principianti imparano una cosa nuova, gli esperti hanno un nuovo punto di vista sull'argomento :)

Giulia Terec

Mental & business coach, assessment facilitator per organizzazioni, imprenditori, manager, giovani in carriera. Esperta in Leadership, motivazione, Team coaching, facilitatore del processo decisionale, negoziazione.

1 anno

Verissimo! Concordo. A causa del fatto che alcune volte riteniamo ovvio o scontato il nostro sapere/contenuto di valore/soluzione ci precludiamo tante opportunità perché abbiamo sminuito noi per primi, già in partenza, questo “VALORE”. Avere una visione complessiva e sistemica della scala evolutiva è fondamentale. Vuol dire considerare aspetti che ad altri sfuggono. Altrimenti lavorerebbero solo i TOP di ogni categoria professionale con un pubblico esperto. Ma questo è un altro aspetto che collega alla sindrome dell’impostore .. 😉 Grazie per questo utilissimo articolo!

Angela Maiale

Network Engineer presso TIM - Innovation Manager - PMI Scrum Master- 5G - Digital Transformation- Project Managment- Open Innovation- Project Manager strategico

1 anno

c'è una riflessione che vorrei fare...ricordando le prime lezioni di Algebra alla facoltà di Matematica...la prof. frequentemente scrivendo quelle uguaglianze, equazioni etc. diceva "questo è banale" - "questo è ovvio"... tranne qualcuno che annuiva...e sono certa che tra loro c' era anche qualcuno che lo faceva per forma...noi in classe ci guardavamo come se avesse parlato in arabo ;)...questo approccio mi ha spinto ad approfondire il concetto di ovvietà e banalità proprio come hai scritto tu...oltre a spronare la mia curiosità e capire perchè nel suo mondo tutto ciò...ho conseguito la laurea in Matematica anche molto velocemente rispetto alla media...vi assicuro che nessun concetto è banale e soprattutto che non sempre 2+2 fa 4.

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