L’unico modo per rispondere alla crisi umanitaria a Gaza è il cessate il fuoco immediato
Anadolu via Getty Images

L’unico modo per rispondere alla crisi umanitaria a Gaza è il cessate il fuoco immediato

Da mesi, nella Striscia di Gaza, le persone lottano contro la fame a tal punto che le Nazioni Unite hanno ammonito sulla possibilità di una carestia imminente. A questo, si accompagna un sistema sanitario completamente collassato, mentre le epidemie aumentano e non si conta più il numero di feriti. Almeno 20 bambini sono morti per grave malnutrizione, disidratazione e malattie relative. 

I lanci di aiuti dal cielo degli ultimi giorni non bastano perché non possono fornire la quantità di aiuti che può essere trasportata via terra. Sono inoltre potenzialmente pericolosi per i civili: almeno cinque persone sono morte colpite da casse in caduta libera.

Alcuni degli stati che hanno recentemente lanciato questi aiuti, come Stati Uniti, Regno Unito e Francia, stanno anche fornendo armi a Israele. L'utilizzo di questi aiuti per aggirare responsabilità e doveri di diritto internazionale, che prevedono anche la prevenzione dei crimini di atrocità, è inammissibile. Oggi, la priorità deve essere quella di agire per aprire tutti gli accessi via terra e fermare subito tutti i trasferimenti di armi.

L’apertura di un corridoio marittimo da Cipro e la costruzione di un porto galleggiante lungo la costa di Gaza richiedono troppo tempo e necessitano di maggiore chiarezza su chi potrebbe esserne responsabile. Per salvare vite occorrono invece camion carichi di cibo e di medicinali. Subito.

Finora la possibilità che i palestinesi di Gaza possano mangiare, essere curati e avere un tetto sopra la testa è alla discrezione esclusiva delle autorità israeliane. Questa situazione non può rimanere così. Le organizzazioni umanitarie hanno la capacità logistica di occuparsi della popolazione di Gaza, ciò che manca è la volontà politica degli stati di pretenderne l’ingresso.

Il #cessateilfuoco è l’unica condizione per consentire l'aumento degli aiuti umanitari e aiutare i 2.300.000 di palestinesi ancora in vita. 

Qui, il nostro comunicato insieme altri 24 gruppi per i diritti umani e organizzazioni umanitarie.

Giulietta Poli

INSEGNANTE SCUOLA PRIMARIA presso MIUR

8 mesi

É una cosa indecente...e il mondo tace. Che fanno le Organizzazioni Internazionali, ? Proclami? Su situazioni purtroppo scontate ...e note ahimè 🆘😡

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate