L’Usufrutto, Strumento per il Passaggio Generazionale del Patrimonio

L’Usufrutto, Strumento per il Passaggio Generazionale del Patrimonio

L’usufrutto, regolato dal Codice Civile, è un diritto che consente a una persona (usufruttuario) di godere di un bene di proprietà altrui, traendone ogni utilità, per un periodo determinato o per tutta la vita. Questo strumento è particolarmente utile nella pianificazione patrimoniale e nel passaggio generazionale, permettendo di trasferire la nuda proprietà di un bene ai futuri eredi, mantenendo però il controllo e il godimento del bene per tutta la durata dell’usufrutto. Vediamo in dettaglio le diverse tipologie di usufrutto e i loro benefici.

L’usufrutto congiuntivo

L’usufrutto congiuntivo consente la costituzione del diritto a favore di più persone contemporaneamente, con un diritto di accrescimento reciproco. Questo significa che, alla morte di uno degli usufruttuari, il suo diritto non si consolida nella piena proprietà del nudo proprietario, ma accresce a favore del co-usufruttuario. 

La Cassazione, con l’ordinanza 28202/2023, ha chiarito che alla morte del primo usufruttuario, il donatario della nuda proprietà deve imputare solo il valore della nuda proprietà, considerando che il bene è ancora gravato dall’usufrutto dell’altro co-usufruttuario.

Dal punto di vista fiscale, l’accrescimento non comporta alcuna imposta, poiché non deriva da un trasferimento mortis causa, ma dall’atto originario. La determinazione del valore dell’usufrutto dipende dall’età degli usufruttuari: se l’usufrutto deve cessare alla morte di uno qualsiasi degli usufruttuari, si considera l’età del meno giovane; altrimenti, si considera l’età del più giovane.

L’usufrutto successivo

L’usufrutto successivo, regolato dall’articolo 796 del Codice Civile, permette al donante di riservare l’usufrutto dei beni donati per sé e, dopo la sua morte, a favore di un’altra persona. Questo tipo di usufrutto è ammesso solo per un passaggio successivo. Ad esempio, un genitore può donare la nuda proprietà di un bene al figlio, riservando l’usufrutto per sé e, dopo la sua morte, a favore del coniuge.

Fiscalmente, l’usufrutto successivo rappresenta un autonomo negozio liberale per il beneficiario, i cui effetti sono condizionati alla premorienza del donante. L’imposta di donazione è dovuta al verificarsi dell’evento, e si applica sulla base imponibile determinata alla data in cui il negozio diventa efficace (Cassazione 3407/2002). La giurisprudenza sostiene che la donazione con riserva di usufrutto al terzo è soggetta all’imposta di registro in misura fissa, mentre l’imposta sulle donazioni è determinata e riscossa solo all’avveramento della condizione.

Usufrutto di partecipazioni societarie

Nel caso delle partecipazioni societarie, l’usufruttuario ha diritto di voto, salvo convenzione contraria. Questo è strategico per mantenere il controllo della società. L’Amministrazione finanziaria ha chiarito che l’esenzione da imposta di donazione e successione, ex art. 3, comma 4-ter, del D.Lgs. n. 346/1990, si applica ai trasferimenti gratuiti di aziende e partecipazioni a favore del coniuge o discendente, purché il beneficiario acquisisca il controllo e lo mantenga per almeno cinque anni.

L’esenzione si applica al trasferimento della piena proprietà e dell’usufrutto delle partecipazioni, ma non alla sola nuda proprietà, a meno che il diritto di voto non sia trasferito al nudo proprietario. Questo consente al beneficiario di mantenere il controllo della società, soddisfacendo le condizioni normative.

Conclusioni

L’usufrutto, nelle sue diverse forme, è uno strumento potente per la pianificazione patrimoniale e il passaggio generazionale. L’usufrutto congiuntivo permette una gestione condivisa del bene, con benefici fiscali derivanti dall’accrescimento. L’usufrutto successivo facilita una transizione ordinata tra generazioni. Infine, l’usufrutto di partecipazioni societarie garantisce il mantenimento del controllo aziendale, con vantaggi fiscali significativi. Questi strumenti offrono soluzioni personalizzabili per soddisfare le necessità familiari, patrimoniali o aziendali, assicurando un passaggio generazionale efficiente e fiscalmente vantaggioso.

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