Mai dato o ricevuto un feedback fatto bene ?
Come si fa?

Mai dato o ricevuto un feedback fatto bene ? Come si fa?

“La vera competenza intuitiva si apprende da un'esperienza prolungata con un buon feedback sugli errori.” Daniel Kahneman


Durante la sua permanenza in Google, a Kim Scott capitava di esporre davanti ai suoi capi i risultati delle attività del suo team. Durante una riunione in cui presentava le performance di AdSense, i numeri erano stati così straordinari che tutti si complimentarono con lei, CEO incluso.

Terminata la presentazione la sua superiore, Sheryl Sandberg, al tempo vicepresidente delle vendite e delle operazioni online globali di Google, la chiamò nel suo ufficio. Si complimentò ancora con Scott, ma le fece anche notare di aver detto "ehm" più volte durante il suo speech.

Quindi le consigliò un corso di public speaking a spese dell'azienda per evitare che quelle leggere inflessioni potessero in futuro avere un peso più grande.

Anni dopo, Kim Scott avrebbe definito l'atteggiamento della sua collega "sincerità radicale", che divenne anche il titolo di un suo libro molto apprezzato.

Per quanto la presentazione fosse andata bene, Sandberg non aveva lasciato che un risultato molto positivo mettesse fuori fuoco una cosa da correggere, seppur piccola. Lo aveva fatto in modo sincero, leale, senza attaccarla sul piano personale, dimostrando che l'azienda era pronta a sostenerla. Per questo, era risultato un feedback efficace. Forse non esisterà un modo ideale per valutare le performance degli altri, ma esistono parecchi modi sbagliati per farlo. Prima di addentrarsi seriamente confronto, vale la pena considerare alcuni elementi.

1 - Nei processi aziendali, le critiche devono determinare o favorire un cambiamento positivo, di piccola o grande entità. Vale la pena starne alla larga se diventano una prassi senza attenzione ai risultati.

2 - Le critiche sono efficaci se chi le percepisce le intende come un’opportunità di miglioramento, e non come un giudizio granitico sulle sue capacità, troppo difficile da scardinare.

3 - Le critiche che insistono sui pregiudizi di qualsiasi natura non vanno affrontate pena conflitti insensati e costosi in tutti i sensi. Immagino che in tanti possano fornire un consiglio basato sulla propria esperienza su come dare feedback o su come riceverli.

Per un approfondimento consiglio il libro “Sincerità radicale” di Kim Scott.


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#lavorareècollaborare

Veronica Spinella

Consulente di Direzione, Sviluppo Organizzativo (OKR), Gestione Cambiamento, Gestione dei conflitti, Sviluppo processi, Qualità, Sostenibilità, Formazione, Business coach. BUSINESS PARTNER 24 ORE

2 mesi

Restituzione e accoglienza di un feedback sono elementi fondamentali nella vita professionale e personale. Sviluppo di una cultura aziendale incentrata anche sull'importanza del feedback, feedback strutturati in maniera corretta, tempistica di restituzione, sono punti cardine per una crescita ed un miglioramento professionale.

CARMINE CAPELLUPO

Sales Manager, Responsabile di filiale, funzionario tecnico commerciale

2 mesi

Riuscire ad elaborare un feedback richiede indubbiamente capacità di andare oltre, allontanandosi dalla pura logica del giudizio. In particolare all'interno di un gruppo rappresenta una capacità essenziale. Qualcuno, Monica Brugnera, ha già citato il "potenziale nascosto" e, tratto dallo stesso libro riporto: "Se il talento fa da pavimento, il carattere fa da soffitto" Riuscire a migliorare se stessi, anche in termini di capacità di apprendere da un feedback che ci viene corrisposto, vuol dire capacità di superare gli ostacoli. Il modo in cui si reagisce alle difficoltà segna appunto il "potenziale" di ciascuno e, alcune volte un feed negativo rappresenta un momento non facile da superare! Grazie per lo spunto di riflessione Sebastiano Zanolli

Monica Brugnera

Sales&Business Development @Efesto | Ascolto in modo attivo | Affianco Brand B2B/B2C nel definire soluzioni di comunicazione creative, che le relazionino alle persone | Digital Strategy & Creative Solutions

2 mesi

Il feedback non è mai a senso unico, coinvolge chi lo da e chi lo riceve. Un pò di tempo fà ho letto il libro di Adam Grant "Il potenziale nascosto" che mi ha fatto vedere il dare e ricevere feedback con una prospettiva diversa. Lui lo paragona ad un consiglio, come quello che può dare un buon allenatore. Questo piccolo cambiamento sposta l'attenzione dal passato al futuro, focalizzando l'attenzione su come possiamo migliorare piuttosto che su cosa abbiamo fatto di sbagliato. Anche se ammetto che non ho mai amato i buoni consigli, leggere il libro me li ha fatti riconsiderare. Grazie per i tuoi spunti Sebastiano.

Filippo Zorzan

Business Development Manager | Marketing Strategist

2 mesi

Mi sono sorbito lezioni su come dare i feedback da persone che si sono rivelate pessime a dare i feedback. Le esperienze negative però mi hanno aiutato a capire meglio quello che scrivi nell'articolo.

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