malessere in treno
Vi accade di viaggiare su treni a lunga percorrenza? Avete più di 50 anni? Siete di sesso maschile? Soffrite di ipertensione o avete il colesterolo alto? Conducete una vita sedentaria? Maggiore è il numero di domande alle quali avete risposto affermativamente più è importante che leggiate il post sino alla fine. Ieri pomeriggio sul Frecciarossa 8819 da Milano a Bari una signora che rientrava in Puglia dopo essere stata il giorno prima ad un matrimonio ha riferito al personale del treno di avvertire senso di oppressione toracica e intensa cefalea. La signora ipertesa e cardiopatica aveva dimenticato di portare con sé la terapia antiipertensiva che aveva sospeso da tre giorni ed inoltre non avendo effettuato un pasto regolare non aveva assunto la cardioaspirina.
È stata prontamente accompagnata nel compartimento del capotreno dove, essendo disponibili saturimetro, sfigmomanometro ed elettrocardiografo digitali, si è provveduto a rilevare la pressione arteriosa 175/100, la saturazione 96 % e a registrare l’elettrocardiogramma, che mostrava alcune extrasistoli ventricolari, una frequenza cardiaca rallentata a 50 battiti al minuto e segni elettrocardiografici di un possibile infarto. Si è avviata una videochiamata con il medico del servizio di urgenza di Trenitalia, mentre la signora accedeva al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, condividendolo in videocall con il medico. Questi poteva così valutare la completa storia e documentazione clinica della paziente. Chiedeva di scaricare gli elettrocardiogrammi precedenti presenti nel fascicolo così da confrontarli con quello attuale.
Veniva somministrato nitrato sublinguale e si decideva di contattare la più vicina cardiologia interventistica sul percorso del treno.
Arrivati in stazione un’ambulanza con un medico accoglieva la signora per accompagnarla in cardiologia.
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Quello che c’è di vero del racconto precedente è la sintomatologia ed i rilievi della signora. Pressione, saturazione ed elettrocardiogramma non sono stati rilevati e registrati con dispositivi in dotazione al Frecciarossa, ma con quelli che avevo portato con me perché tornavo dall’aver presentato alla fiera internazionale dell’innovazione WeMakeFuture la startup Electronic Smart Health. Per quanto riguarda il resto, come accadeva cinquant’anni fa, viene diramato un annuncio in cui si chiede se nel treno c’è un medico che possa intervenire. Si è chiamata un’ambulanza che è arrivata con la sola infermiera che è salita a bordo ha rilevato la pressione la saturazione e la glicemia. In Abruzzo evidentemente non hanno un sistema di registrazione online degli ecg, ha fatto firmare alla signora, che non voleva recarsi in pronto soccorso, il rifiuto e le ha consigliato di andare dalla guardia medica una volta arrivata a destinazione. Ho chiesto all'infermiera di inviare l’ecg che avevo registrato ad un cardiologo, ma non è stato possibile farlo, ho consigliato di somministrare una compressa di diuretico per ridurre la pressione e l’impegno cardiaco, ma non era autorizzata a somministrare farmaci.
Non c’è nulla dal punto di vista tecnologico che impedisca che si renda possibile che avvenga quanto descritto nella prima parte, almeno per quanto riguarda la possibilità da parte delle compagnie ferroviarie di dotarsi di strumentazione diagnostica di urgenza e di rendere disponibile in videochiamata un proprio consulente.
Per quanto riguarda la possibilità di accedere al Fascicolo Sanitario ed il contenuto dello stesso, dovreste verificare che cosa ha realizzato la vostra regione, che cosa è stato inserito nel vostro fascicolo e se potete aggiungere documenti, che potrebbero essere importanti, come gli elettrocardiogrammi.
Se il fascicolo della vostra regione non contiene la vostra documentazione ed ancora non vi consente di inserirla potrete attivare una sottoscrizione a https://www.micurobene.it o scaricare l’app “micurobene lite”