Mancate risposte alle email? Ne ho parlato con un'amica...

Ho appena replicato ad un altro post che riprende lo stesso articolo del Sole. Ho scritto: Distinguiamo tra CAOS EMAILICO dovuto al non saper individuare gli interlocutori o al "far vedere che si scrive", per non dire altro (e qui è responsabile chi invia) dalla MALEDUCAZIONE RELAZIONALE TRAMITE EMAIL, ovvero la non risposta a quesiti diretti e specifici (e qui invece la palla è in mano al destinatario). Del resto, domandare è lecito, rispondere è cortesia.

Io ricevo (come tutti, credo) un volume di mail che reputo essere *importante*; per il ruolo che ricopro, molto spesso però sono solo spettatore attonito della vita che scorre.. Nonostante questo, però, non manco mai di dire la mia (se ha senso che io lo faccia) o rispondere (magari con qualche giorno di ritardo ;)) ad una mail: ritengo che sia mio dovere farlo, non solo cortesia e/o educazione. Detto questo penso che chi non lo faccia di proposito mostri semplicemente il fianco ad un'analisi molto più piatta, schietta ma, purtroppo, forse vera: non schierarsi, non decidere e/o non prendere una posizione. Concludo dicendo che questo tipo di comportamento è uno dei più dannosi che ci possano essere all'interno di una azienda (a prescindere dalla dimensione) e questi personaggi andrebbero messi da parte, perché non contribuiscono all'impresa ma, al contrario, la danneggiano. Almeno, questo secondo il mio punto di vista.. ;) Che cosa ne pensi Maurizio Morini?

Davide, si intende rispondere alle email che HANNO SENSO e che RICHIEDONO RISPOSTA, fermo restando che è buona educazione rispondere se il quesito è posto con ragionevolezza e gentilezza. Ricorda che domandare è lecito, rispondere è cortesia. E non cito altri proverbi anedottici...

non sapevo di essere al passo con la moda.......dai Mauri è troppo impegnativo rispondere sempre alle mail...se le mail costassero 1 € l'una la maggior parte delle mail sarebbero ben scritte e soprattutto ragionate; troppe le mail inutili e ridondanti.