MARCELLO VENTURI e il PREMIO ACQUI STORIA: un legame spirituale di alto valore umano e letterario!
MARCELLO VENTURI e il PREMIO ACQUI STORIA: un legame spirituale di alto valore umano e letterario!
Di recente, il 20 Ottobre u.s., ad Acqui Terme, le prestigiose Giurie hanno assegnato il 51° Premio Acqui Storia. Il premio ha meritatamente valenza nazionale ed internazionale.
La “Scientific and Cultural Promotion”, desiderando rinnovare un sensibile omaggio alla tragica memoria della Divisione che porta il nome della propria città e che è stata massacrata dai tedeschi a Cefalonia, nei giorni di Settembre del 1943.
Lo fa con tanta devozione, sulle colonne di Bacherontius, pubblicando una commovente intervista del giornalista acquese de La Stampa, Franco Marchiaro, allo scrittore, Marcello VENTURI, coofondatore, con gli indimenticabili cittadini acquesi, Cino Chiodo, Piero Galliano e Ercole Tasca, del Premio, nel 1968. In calce riproduciamo alcune note sia di Marcello Venturi che del Premio Acqui Storia.
L’intervista fu condotta nell’ormai lontano Aprile 1989, in vista di un Gemellaggio tra Acqui Terme e Cefalonia. Il giornalista Franco Marchiaro, spentosi nel 2012, nostro concittadino, diede grande lustro ad Acqui Terme e a tutta la provincia di Alessandria, tramite la sua alta professionalità e umana giovialità. Lo ricordiamo con grande affetto! Una simpatica nota storica ricorda che Marcello Venturi era lo sposo della marchesa Camilla Salvago Raggi, illustre scrittrice, a cui Marco Delpino, nel 2010 consegnò il prestigioso premio della Tigulliana, “Gente di Liguria”.
Ringraziamo di cuore Marco Delpino, per la sua generosa ospitalità redazionale su Bacherontius e salutiamo le Lettrici e i Lettori con tantissimo affetto.
5 Novembre 2018
Sergio Rapetti - president
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P.S. TRASCRIVIAMO, QUI DI SEGUITO, IL LINK DELLA PAGINA 151 DEL SITO, CONTENENTE QUESTO LAVORO, CON UN’IMPORTANTE RASSEGNA FOTOGRAFICA. VISITATELA, GRAZIE!
TRASCRIVIAMO PURE IL LINK DEL SITO!
LINK della pagina 151 dedicata a Marcello Venturi e a Franco Marchiaro:
LINK del SITO della “Scientific and Cultural Promotion”:
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Marcello Venturi 1925 - 2008) fu intervistato, Giovedì, 13 Aprile 1989, da l’inviato de La Stampa, Franco MARCHIARO.
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VENTURI : “ LA MIA CEFALONIA “ ( Intervista allo scrittore in vista del gemellaggio tra Acqui e l’ isola )
ACQUI TERME - Per la sua ventiduesima edizione, il Premio Acqui Storia si presenta all'appuntamento con diverse novità. La più significativa è senza dubbio la proposta, avanzata dal sindaco Balza, di un gemellaggio tra Acqui e Cefalonia. il premio, infatti, venne istituito nel '68, su un'idea dello scrittore Marcello Venturi, autore tra l'altro di «Bandiera bianca a Cefalonia», per ricordare le migliaia di caduti della Divisione «Acqui», distrutta dai tedeschi nel settembre '43 nell'isola greca.
Un'iniziativa che è piaciuta a Venturi: «Considerato che la divisione porta il nome della città e che il premio letterario è nato proprio per ricordarne l'eroico sacrificio, il gemellaggio rappresenterà un ponte ideale tra Acqui ed i luoghi dove migliaia dl nostri soldati vennero massacrati. Fu il primo vero episodio di resistenza di un esercito regolare contro l'ex alleato. La prima scintilla della guerra armata contro il nazifascismo. Il gemellaggio contribuirà a mantenere vivi i sentimenti degli abitanti dell'isola greca verso gli eroici soldati della Divisione Acqui».
Aggiunge lo scrittore: «Non solo quindi sono favorevole all'idea, ma proporrò anche che almeno in una occasione il premio Acqui Storia venga consegnato al vincitore durante una cerimonia a Argostoli, capitale dell'isola. Verrà così rimarcato il significato che abbiamo dato al premio e che vogliamo venga mantenuto: ricordare il sacrificio della Divisione Acqui. E chiediamo non ci siano interferenze politiche che potrebbero snaturare il valore della manifestazione». Volendosi documentare prima di scrivere «Bandiera bianca a Cefalonia» (uscito nel '63, a vent'anni dalla strage dei soldati italiani) che racconta l'olocausto della divisione, Marcello Venturi è stato nell'isola, rendendosi conto di come è vivo tra la popolazione greca il ricordo delle tragiche giornate del settembre '43. «Le popolazioni che hanno vissuto accanto ai nostri soldati, sempre considerati fratelli e non nemici - dice lo scrittore - ricordavano persino i nomi di quegli sfortunati italiani che spesso li aiutavano nel lavoro dei campi, ed alcuni dei superstiti si sono poi sposati con ragazze del posto. La gente fece il possibile per salvare i feriti e i dispersi e si prodigò per ricuperare i morti che padre Armao, un cappuccino di Argostoli, seppellì in un cimitero da lui curato sino a quando il governo italiano fece esumare quei resti per portarli nel sacrario di Bari. Le testimonianze di padre Armao e dell'interprete della divisione, il greco di origine italiana La Terza, mi sono state di grande utilità per la stesura del libro che servì a "scoprire" un sacrificio per troppo tempo dimenticato. Era poco conosciuto anche il diario dei padri Gilardini di Genova e Formato di Roma, i due cappellani della divisione. Fu il capitano Amos Pampaloni ad ordinare di sparare il primo colpo di cannone contro un pontone che portava rinforzi ai tedeschi, affondandolo. Immediata la reazione dei tedeschi, già irritati dal rifiuto degli italiani a consegnare le armi. Ricorda Venturi: «La battaglia durò alcuni giorni, i nostri, senza possibilità di rifornimenti e di contatti col governo di Brindisi, si trovarono ben presto in difficoltà e quando il comandante generale Gardin decise la resa alzando sul comando la bandiera bianca s'iniziò la strage.
Il generale Gardin e gli ufficiali dello Stato maggiore vennero fucilati, poi i tedeschi procedettero al rastrellamento. I nostri soldati appena fatti prigionieri venivano uccisi - dice lo scrittore - ed i cadaveri gettati in profondi crateri, i cosiddetti "pozzi di mare” cosparsi di benzina e dati alle fiamme. La popolazione assistette alla visione dell'isola cosparsa di quei sinistri falò e quella notte è ancora viva nel ricordo di tanti abitanti di Cefalonia. Una memoria che dà senso al gemellaggio che si vuole celebrare.”
Furono 9640 gli ufficiali ed i soldati morti o dispersi a Cefalonia.
Franco Marchiaro
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NOTE
Marcello VENTURI fu uno scrittore e giornalista italiano esponente del neorealismo.
Il suo romanzo più noto è Bandiera bianca a Cefalonia, uno dei primi testi che - imperniato su una fedele ricostruzione storica e finzione narrativa - abbiano portato all'attenzione generale il caso dell'eccidio di Cefalonia, un'intera divisione di novemila uomini dell'esercito italiano che presidiavano l'arcipelago delle isole Ionie, sterminati per non aver ceduto all'ordine dei tedeschi di consegnare loro le armi dopo l'armistizio italiano con gli Alleati anglo-americani dell'8 settembre 1943. Oltre la metà degli italiani caduti furono fucilati dalla Wehrmacht in seguito alla cattura. La vicenda era allora totalmente sconosciuta al pubblico: era nota solamente ai pochi sopravvissuti, ai familiari delle vittime e nelle alte sfere militari. Pubblicato nel 1963, il romanzo conobbe risonanza internazionale.
Il premio Acqui Storia è un premio letterario italiano conferito dall'assessorato alla cultura del comune di Acqui Terme. Istituito nel 1968 da Cino Chiodo, Piero Galliano, Ercole Tasca e Marcello Venturi per commemorare i militari della divisione Acqui caduti nell'eccidio di Cefalonia del settembre 1943, è conferito ad autori di opere storiografiche. A partire dal 1996 vengono premiati anche gli autori di opere divulgative. Nel 2009, il responsabile del Premio, Carlo Sburlati, introduce due nuovi riconoscimenti, aggiungendo la categoria "Romanzo storico" e il "premio alla carriera", che si fregia della medaglia del Presidente della Repubblica. È ritenuto il più importante riconoscimento italiano nell'ambito della storiografia scientifica e divulgativa, del romanzo storico e della storia per immagini alla TV e al cinema, e uno dei più importanti a livello europeo ed internazionale
Prevede dal 1984 il premio speciale Testimone del Tempo, conferito a "personalità che si sono particolarmente distinte nel mondo della cultura, della politica, del giornalismo, dell'arte, della scienza e dello spettacolo ed abbiano, con il loro operato, contribuito ad illustrare in modo significativo gli avvenimenti della storia e della società contemporanea. A partire dal 2003 è inoltre previsto un altro riconoscimento speciale, il premio La Storia in TV, assegnato a trasmissioni televisive di argomento storico.
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