Maritime Technical English

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......l'Inglese marittimo, come requisito professionale

....proviamo a ..."capirci"

Quando si parla di incidenti, parte la corsa nella ricerca disperata delle Colpe; perchè se è successo qualcosa, la colpa DEVE essere di qualcuno!!

....e se invece facessimo una seria riflessione su quelle che sono le Responsabilità', dove le cercheremmo? Le cercheremmo in Qualcosa.....

Un incidente non è MAI colpa di Qualcuno!!, ma sempre di Qualcosa!! Cercare il colpevole è l'esercizio più semplice che si possa fare, a seguito di un accadimento negativo; quantomeno ci si lava la coscienza, trovando il capro espiatorio sul quale scaricare le Responsabilità che sono , ovviamente, del Sistema!

Certo, perchè MAI un incidente è causato da un avvenimento singolo, ma è la somma di errori, talvolta evidenti ma quasi sempre latenti e stratificati nel tempo, tanto da essere accettati e giustificati con le motivazioni più disparate.....

UK P&l Club ha dimostrato che gli errori degli Uficiali di coperta contribuiscono per il 43% degli incidenti; gli errori dell'Equipaggio, contribuiscono al 21%; l'errore del personale di terra , contribuiscono per il21%; l'errore dei Piloti e VTS, contribuiscono per il 12%, mentre quello dei Macchinisti, per il 3% degli errori a livello mondiale.

Il Modello di Reason e la somma degli errori

I Piloti canadesi hanno stilato una casistica degli incidenti, dalla quale risulta che quasi il 79% delle comunicazioni con equipaggi internazionali sono rese difficoltose da barriere linguistiche con Ufficiali di Guardia e Comandanti;

Il Comandante Schettino, nella sua verità attribuisce al Timoniere l'incapacità di comprendere un ordine dato per evitare l'impatto con lo scoglio del Giglio.

Per lavoro e per diletto, mi sono imbattuto in svariate centinaia di incidenti, di vario tipo; Navi, aerei, Piattaforme Offshore, Trasporti ferroviari, stradali, fluviali, Industrie di vario tipo...; dall'analisi delle cause e concause, viene fuori un intreccio talvolta difficile da districare, proprio in virtù di una serie di commistioni, sottovalutazioni , semplificazioni, che nel tempo producono i loro effetti peggiori. Parlando del settore che più mi sta a cuore, quello dei trasporti marittimi; un problema di carattere crescente e sempre più rilevante nella casistica delle responsabilità riguarda le comunicazioni !

Lo shipping, ha più che mai la universale caratterizzazione dell'universalità; concetto che una volta si fermava a "Bordo Nave", in quanto almeno gli equipaggi erano omogenei per nazionalità; al netto delle diverse nazionalità dell'Armatore, Proprietario, Agenzia di Manning, Noleggiatore, Assicuratore, Certificatore di Cclasse, Agente Marittimo, ecc. ecc.

Oggi la bandiera della nave non incide più sulla nazionalità degli equipaggi che sino diventati Multinazionali, multirazziali, Multietnici, Multireligiosi........MULTILINGUISTICI!!

Ecco che la STCW, ha ovviamente reso obbligatorio l'adozione di uno standard linguistico, che una volta era necesario per le comunicazioni esterne , ma che oggi è essenziale per qualsiasi scambio di informazioni a bordo tra i vari membri dell'equipaggio. Ecco che gli esami dei titoli prevedono esami preliminari che attestino la competenza dell'Inglese Marittimo. E qui cominciano a venir fuori i problemi latenti!

Liberian freighter Bright Field

Gli esami di valutazione delle competenze presso le varie capitanerie, richiedono un prerequisito di conoscenza di un Inglese Tecnico, non oggettivamente definito, ma che richiede la capacità di tradurre dall'Inglese all'Italiano e viceversa brani estrapolati da norme tecniche, Pubblicazioni normative internazionali (Solas, Marpol, ISM Code, ecc.) , inchieste di incidenti , ecc.

Questo richiede un oggettivo grande sforzo, sopratutto se le competenze di partenza sono piuttosto lacunose; costose lezioni private frontali, sono assolutamente insuffixienti a migliorare sensibilmente la competenza linguistica, in poche settimane, malgrado gli immani sforzi.

Una lingua si impara parlandola, assimilando termini giornalmente ed imparando la costruzione delle frasi, che nel caso della lingua inglese pone spesso grossi dubbi ed incertezze. La lingua si impara in maniera naturale, immergendovisi. ma sopratutto imparando ad ascoltarla, perchè come diceva la mia straordinaria professoressa Scaramuzzi prima di parlare una lingua bisogna saperla ascoltare.

Ecco che noi ci abbiamo provato, creando una struttura didattica digitale, che con una serie di lezioni fatte di immagini interattive, termini tradotti e file audio simultanei portano lo studente in un crescendo di informazioni che comprendono le Comunicazioni Gmdss, ma anche le definizioni di Navi, Ormeggio, Alfabeto fonetico, Marpol, Basic Training, Ancoraggio, Motori marini, Costruzione navale, ecc.

Cliccare sull'Icona per il rimando

Gli esercizi finali per ogni lezione, definiscono una valutazione oggettiva dello studente che può verificare il suo progresso.

una numerosa serie di traduzioni Italiano/Inglese e viceversa , rendono possibile, ripetitivo e verificabile l'apprendimento e la verifica di errori.

Ovviamente le lezioni sono ripetitive ....all'INFINITO, sopratutto per la ginnastica uditiva di riconoscimento dei suoni da replicare nello speach!

Ovviamente ci sono blasonati strumenti linguistici di origine Internazionale; peccato che siano in sola lingua inglese e non facilitano l'apprendimento a chi ha basi molto modeste.

Pensare di conoscere una lingua può essere ancora più pericoloso di essere certi di non conoscerla

Paolo Ciuffoletti

Yacht captain 3000 GT member of Italian Yacht Master

6 anni

Sono interessato al vs corso di inglese on line I miei contatti sono: 3406725898 paolociuffoletti@libero.it Attendo Vs notizie Buona Pasqua

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