Meglio Prevenire che Curare
È l'espressione preferita dei più prudenti. Questo proverbio vuole mettere in evidenza come sia molto meglio evitare che qualcosa di brutto accada prima di arrivare al punto in cui sarà necessario risolvere una cosa che è già successa. Si tratta di un detto che non rappresenta il modo di agire italiano, i problemi si affrontano solo dopo che un evento grave è già accaduto, quando è troppo tardi.
Questo approccio lo stiamo vivendo anche nella pandemia attuale, dove, se è vero che non potevamo evitare che un nuovo virus, in assenza di terapie mirate o di un vaccino, si diffondesse in tutto il mondo, è anche vero che avremmo potuto limitarne i contagi. Se avessimo organizzato per tempo le procedure di accesso dei malati negli ospedali, privilegiando lo sviluppo di strutture mediche territoriali atte a curare e monitorare i malati a casa propria, pianificato gli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e di quanto necessario a sottoporre a tampone il maggior numero di persone, probabilmente i numeri sarebbero stati inferiori e forse anche le conseguenze economiche sarebbero state meno devastanti.
In sintesi pianificare e controllare è un concetto che dovrebbe valere per tutti e per sempre, dai singoli individui ai nuclei familiari, che in pratica non solo altro che piccole aziende, per arrivare alle aziende vere e proprie. Nessuno, sia che si tratti di salute, sia di economia, può permettersi di fare scelte sbagliate.
II rischio di impresa è sempre crescente, soprattutto oggi dove le aziende, oltre ad affrontare la complessità del mercato, la resistenza del sistema creditizio e il peso del fisco, devono far fronte alle conseguenze del Covid-19.
La barca a vela è la metafora perfetta dell’azienda:
- Prima di partire ci chiediamo dove andiamo, in quanto tempo, con quali mezzi e quale rotta seguire
- Durante il viaggio ci chiediamo: dove siamo? Stiamo mantenendo la rotta? Ce la facciamo ad arrivare dove previsto? Dobbiamo cambiare destinazione?
Diventa prioritaria e urgente la necessità di conoscere puntualmente i risultati economici/finanziari conseguiti e soprattutto le previsioni che delineano la direzione futura delle finanze aziendali, indipendentemente dal codice della crisi d'impresa introdotto con il d. lgs n. 14 del 12/01/2019.
Solo misurandone tempestivamente i risultati è possibile ottimizzare gli effetti delle strategie, diversamente si corre il grave rischio di focalizzare gli sforzi e le risorse in attività inutili e, cosa ancor più grave, lo si percepirà troppo tardi.
” Gli sforzi e il coraggio non sono abbastanza senza uno scopo ben preciso ed una direzione da seguire” (cit. J. F. Kennedy)
PIANIFICARE deve essere un PROCESSO CONTINUO.
La pianificazione finanziaria ha per oggetto la gestione dei flussi, su arco temporale di almeno 12 mesi rolling. Lo strumento principale di supporto, in tale ambito, è il cash flow previsionale che richiede:
- Entrate operative, composte da fatture già in scadenza e da ricavi previsionali
- Uscite operative, composte da fatture fornitori già in scadenza, da costi di acquisto previsionali, costi del personale e altri costi fissi
- Impegni finanziari, rate mutui e rateizzazioni erariali
- Qualsiasi altro valore che impatti sulla disponibilità finanziaria (IVA, tasse, ......)
Il processo di budget deve consentire di:
- Fare ‘simulazioni’ conseguenti a ipotesi di gestione e, se valide, trasformarle in forecast, in qualsiasi momento
- Responsabilizzare il management sul raggiungimento degli obiettivi
- Coordinare i responsabili delle varie funzioni aziendali
Il budget è un processo globale che investe tutta l’azienda:
- Articolato in sotto sistemi (vendite, produzione, risorse, ecc.)
- Un programma che deve essere tradotto in termini monetari: Budget economico, finanziario e patrimoniale
Tutto questo è possibile solo grazie all’utilizzo di una soluzione software (non excel) che permetta di pianificare e controllare velocemente e soprattutto che garantisca la qualità delle informazioni.