Meritocrazia in farmacia

Meritocrazia in farmacia

Generazioni X introvabili e le generazioni dei Millennial generano turnover ogni 2 anni, manca meritocrazia, ecco perché il cambiamento nel mondo lavorativo in Farmacia.

L’Italia si attesta come uno dei paesi il tasso di occupazione dei giovani è tra i più bassi. Inoltre, molte volte, nel momento in cui trovano un lavoro, la loro retribuzione è spesso bassa e migliora solo molto lentamente con l’anzianità, anziché con il merito.

L’insieme di questi elementi determina una situazione in cui i giovani, per quanto bravi ed eccellenti, si trovano nella condizione in cui devono necessariamente aspettare. 

Sulla base di questa evidenza si determina un fenomeno di migrazione dei talenti, infatti, spesso i più bravi, lasciano il nostro paese.

È chiaro, manca la Meritocrazia. Ci troviamo in una condizione in cui la crescita economica richiede necessariamente uno sforzo importante oltre che creatività, voglia di correre rischi. In altre parole, serve MERITO.

Se guardiamo alla Farmacia possiamo affermare che ora più di prima questa si connota come una vera e propria azienda.

Il mondo della farmacia è cambiato molto negli ultimi anni. In particolare, con l’ingresso dei capitali e delle grosse aziende, il nuovo sistema ha determinato una importante trasformazione del modello di lavoro in Farmacia con risultati positivi. Tra i principali emergono la flessibilità, lo smart working, gli incentivi, i bonus, i servizi, i coinvolgimenti in formazione per aumentare l'autostima, la crescita individuale. Nonostante questi aspetti positivi non si può dimenticare che dall’altra questa trasformazione ha decretato anche una condizione di sofferenza dell’azienda Farmacia di tipo familiare (sebbene sia potenzialmente valida sotto il profilo della tradizione e professionalità)  in quanto si trova in una condizione in cui non è adeguatamente strutturata per riuscire a competere e a “tenere il passo” con quelli che oggi sono i veri colossi del Retail e i fondi d’investimento.

Una domanda che sorge spontanea riguarda quale sia il risultato di questa situazione. Ci troviamo in una situazione in cui quotidianamente ci interfacciamo con annunci e richieste per la ricerca di giovani farmacisti introvabili, perché i giovani laureati ( generazioni  Z ) ambiscono a percorsi di carriera rapidi che si contraddistinguono per una gavetta breve. Inoltre, mediamente, le generazioni Millennials non stanno più di 2 anni determinando una condizione in cui il ricambio e il tasso di turnover è estremamente alto.

Possiamo, quindi, affermare che in assenza dell’analisi del merito, i nostri giovani laureati spariscono dal nostro paese. Questo è il principale motivo per cui numerosi e brillanti laureati italiani si recano all’estero in quanto lì hanno la possibilità di trovare dei datori di lavoro che sanno concretamente apprezzare le loro conoscenze e capacità o che sono orientati ad un lavoro da Farmacista predisposto con una crescita in base al merito.

Il governo ha il dovere d'intervenire per migliorare la forza lavoro in farmacia, il reclutamento e il mantenimento dei farmacisti e del personale addetto alle farmacie, è fondamentale se si vuole realizzare, come sta succedendo, che la farmacia svolga un ruolo di fondamentale importanza per il Servizio Sanitario Nazionale, per rendere la figura del farmacista più gratificante dal punto di vista economico e migliorare i percorsi di carriera, nello stesso tempo però, applicare ai titolari di farmacia, pronti ad inseguire questa strada, degli sgravi fiscali ed incentivi per poter attuare tutto ciò.

Svetlana Ratnikova

CEO @ Immigrant Women In Business | Social Impact Innovator | Global Advocate for Women's Empowerment

1 mese

Oreste🙂 Thank you very much for sharing! My colleague will be happy to work with you: https://bit.ly/4f7ZZoc

Giorgia Francesca Saraceno

--PhD candidate in Translational Medicine

1 anno

🙏🏻da leggere!

Isabella Leto

Farmacista | HR Generalist Manager | Rimaggio SRL

1 anno

Contratto collettivo sicuramente da rivedere, ma intanto si potrebbe incentivare i più meritevoli con un superminimo in busta paga, premi al raggiungimento degli obiettivi e welfare, strutturandosi secondo i modelli aziendali.

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