MetaVersoUpdate2 Aprile 2022
Sotto stretta sorveglianza. Il metaverso secondo Pechino
Sono più di 16.000 i brevetti contenenti la parola “metaverso” presentati dalle Big Tech cinesi presso la locale Autorità per la tutela della proprietà intellettuale. Gli investimenti nella ricerca riguardano tutti gli ambiti di questa tecnologia. Hardware, software, infrastrutture di rete. Ma c’è già chi si è lanciato sul mercato, forse prematuramente. È il caso di Zheli, un’app che nel giro di sole tre settimane, a febbraio, ha sfondato i record di download dei principali store digitali del paese – superando perfino WeChat – prima di fermarsi per problemi tecnici. Su Zheli l’utente poteva creare un avatar – una versione virtuale di sé – e interagire con decine di amici in uno spazio condiviso. Un social network immersivo, in pratica. Troppi download, riportano i siti specializzati cinesi, hanno causato continui rallentamenti e crash della piattaforma, che promette però di tornare presto, con una user experience potenziata.
La prima scuola dedicata al Metaverso
Una scuola dedicata al metaverso, il Metaverse College, vedrà la luce a La Défense a Parigi ad ottobre 2022.
Il Metaverse College sarà un istituto di istruzione superiore dedicato all’apprendimento delle professioni del metaverso, che saranno parte integrante del web di domani.
Sul sito dell’Università, che ha aperto i corsi e che partiranno ad Ottobre, si legge: “Ancora nebuloso per la maggior parte della popolazione, l’arrivo del metaverso è imminente e nulla sembra essere in grado di fermare l’avvento di questa nuova tecnologia in procinto di diventare un nuovo paradigma sociale su scala globale. Le scommesse si stanno accumulando su ciò che questo nuovo attraente spazio digitale potrebbe significare in termini di monetizzazione, motivo per cui abbiamo creato Metaverse College, una scuola che ti consentirà di assumere un ruolo guida formandoti ora nelle promettenti professioni del futuro. dal metaverso”.
Il paese del Sol levante è uno dei pochi a essere ancora chiuso. WeRoad ha quindi pensato di lanciare una nuova proposta di viaggio particolare, con un itinerario ed esperienze ad hoc nel Giappone del metaverso. “L’idea è quella di riprodurre il più possibile un vero viaggio WeRoad, naturalmente con gli aggiustamenti del caso – spiega Paolo De Nadai, ceo e founder dell’azienda, che recentemente ha preso la delega di Metaverse experience supervisor -. Sarà una replica reale in tutto e per tutto: a partire dai viaggiatori che potranno incontrarsi e interagire tra di loro, passando per i mezzi di trasporto per arrivare al cibo locale. Il tutto senza dimenticare il vero motivo del viaggio: scoprire i luoghi e le culture.
The Sandbox si allea con Arianee per introdurre il concetto Metaverse Ready
The Sandbox si allea con Arianee per introdurre il concetto di metaverso con Metaverse Ready. In un mondo che propone sempre più esperienze ibride, i due pionieri della tecnologia uniscono le forze per offrire agli utenti il primo servizio in assoluto che unisce asset reali e virtuali mediante soluzioni NFT.
Conoscenza del metaverso: ancora limitata in Italia
Il 25% degli italiani dichiara di sapere cosa sia il metaverso, percentuale che arriva al 30% tra gli uomini e scende al 21% tra le donne; sale fino al 37% per i giovani della fascia d’età 18-24 e al 33% per quella 25-34 anni per poi scendere progressivamente sino ad arrivare al 17% per i 55-64enni al 13% per gli over 65.
Anche il grado di scolarizzazione incide significativamente sul livello di conoscenza del metaverso: il 30% di chi possiede un titolo di studio elevato si confronta infatti con il 19% di chi ha una scolarizzazione di base.
È interessante notare che il 51% degli intervistati ritiene che il metaverso non sia solamente un ambiente completamente virtuale e digitalizzato ma una realtà parallela in grado di incidere sulla vita reale e in cui poter potenzialmente svolgere le stesse attività della quotidianità.
IWC svela la nuova collezione Top Gun ed entra nel metaverso
Consigliati da LinkedIn
Per svelare la nuova collezione, IWC è entrata per la prima volta nel metaverso; Grainger-Herr ha tenuto il suo keynote di Watches & Wonders in un coinvolgente ambiente web3.
IWC ha annunciato la creazione di una piattaforma esclusiva che consentirà ai membri di sbloccare esperienze uniche e su misura sia nel mondo virtuale che in quello fisico.
A partire dal 30 marzo, IWC distribuirà 1.868 gettoni di adesione genesis, un cenno al suo anno di fondazione, il 1868. Ciascuno di questi NFT regalati contiene un’opera d’arte grezza a forma di diamante, l’emblema del nuovo “IWC Diamond Hand Club. Attraverso questo Club, i membri saranno invitati a eventi virtuali esclusivi all’interno dello spazio 3-D e verrà offerto l’accesso a eventi e servizi fisici. La prima delle “utilità” reali del club è la possibilità di assistere a un’esibizione privata il 1° aprile a Ginevra.
L’ambiente di IWC, progettato dall’architetto Hani Rashid, è una versione digitale su misura del suo stand fisico in stile container high-tech a Watches & Wonders.
PAVIA, IL METAVERSO SU CARDANO FA NUMERI DA CAPOGIRO: ECCO I "PROPRIETARI TERRIERI"
Dopo le incredibili promesse fatte da Hoskinson nell'intervista con Montemagno, ci si aspettano davvero grandi cose dalla sua rete, ma qualcosa inizia già a muoversi per il verso giusto: PAVIA, il metaverso su Cardano, ha raggiunto il suo ennesimo record.
Del resto, c'era da immaginarselo. Dopo il boom dei metaversi su Ethereum, capitanato da Decentraland e The Sandbox, in effetti i continui miglioramenti e i numeri da record per la community Cardano lasciavano presagire che qualcosa si stesse muovendo anche in quella direzione.
Nasce così PAVIA, un metaverso promettente e anche il primo nel suo genere su questo network, che continua a crescere in termini di numeri da un giorno all'altro. L'ultimo aggiornamento del team ci parla di ben 22.000 proprietari di NFT terrieri nell'universo di gioco, vale a dire che ci sono già oltre 20mila persone registrate con il loro wallet e che hanno già provveduto a ottenere il loro pezzo di terra virtuale.
Criptovalute e locali: a Roma il primo ristorante Metaverso
la svolta tutta italiana di “Polpetta”. Il ristorante romano con sede a Trastevere è il primo ristorante in Italia ad aver accolto il pagamento mediante criptovalute senza necessità di conversione in Euro; procedimento già in atto in diversi locali nazionali.
Razer presenta HyperSense Suit, la tuta immersiva per il Metaverso
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