Metodo Bates: Con gli occhi di Leonardo

Può un paio di occhiali unire due inventori, Leonardo Da Vinci, multiforme ingegno italiano e William Bates, inventore del Metodo Bates? È proprio così e sono degli occhiali del tutto particolari: essi infatti al posto delle normali lenti hanno un reticolo costellato da tanti piccoli fori stretti. Il foro stenopeico (in greco letteralmente “foro stretto”) venne infatti studiato dal genio italiano quando si occupò della camera oscura e venne poi utilizzato dall'oftalmologo americano Bates nello studio della tecnica che porta il suo nome.  

Il Metodo Bates aiuta ad affrontare in modo naturale i difetti visivi e gli occhiali a foro stenopeico rappresentano un’applicazione dei principi di questo metodo; infatti se indossati essi stimolano l’occhio a lavorare in modo “naturale” stimolando i movimenti oculari e costringendo gli occhi a quella che il Metodo Bates definisce centralizzazione visiva: l’occhio umano cioè è in grado di esprimere le sue massime capacità visive in corrispondenza della fovea, cioè di una zona della retina grande quanto una capocchia di spillo.  

Si tratta di una vera e propria ginnastica passiva che risulta ancora più efficace se effettuata insieme alla pratica del Metodo Bates: quest’ultimo infatti permette di interiorizzare facendo diventare attivo ciò che gli occhiali stenopeici fanno praticare in modo passivo agli occhi. È la soluzione ideale per chi vuole ridurre la dipendenza dalle lenti graduate oppure ridurre l’affaticamento durante il lavoro al computer o l’utilizzo della televisione. Vanno usati con gradualità, in condizioni di perfetta luminosità, ma mai per guidare o in tute quelle situazioni in cui è richiesta la piena padronanza del campo visivo. Per imparare il Metodo Bates con Metodo Bates Padova ed avere maggiori informazioni sugli occhiali stenopeici puoi visitare il sito www.luigivalvason.it