Metti un giorno a teatro per parlare di comunicazione

Metti un giorno a teatro per parlare di comunicazione

Ripartire dalla location e dal suo setting, ossia: la disposizione delle sedie, della platea rispetto agli oratori; questo potrebbe essere un buon suggerimento per un prossimo incontro che voglia riportare al centro l’uomo e la sua dignità di persona facendogli acquistare anche la consapevolezza dei suoi gesti e delle sue condivisioni, anche digital.

Venerdì 5 ottobre, 9 ore di formazione e informazione al Teatro Elfo Puccini con Future Concept Lab e i suoi meravigliosi ospiti; l’obiettivo, ambizioso, è stato centrato, tra questi: “influencer, tra rete e pubblicità occulta” con il super ottimo avvocato e Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimo Dona che, tra i suoi talenti, ha anche quello - a mio avviso - di essere un uomo di teatro; egli è infatti riuscito ad intrattenere (divertendosi) noi tutti (oltre un centinaio di persone), su un tema così scottante come quello della “pubblicità occulta” nell’era del digital... e quasi quasi gli avremmo chiesto di tenere altre otto ore di aula sul tema. E’ stato fondamentale capire quanto noi, consumAutori si sia, se opportunamente informati e formati, fondamentali per la buona riuscita di un passa-parola vero e sincero e non di quello camuffato da “vita di tutti i giorni” che invece, andando ad esplorare in un modo più attento, non è altro che #adv occulta... l’ hashtag è d’obbligo, parola d’avvocato!

Il super-top, l’ideatore e conduttore del format InnovAction, il sociologo Francesco Morace insieme a Linda Gobbi, intanto tesse la tela che ci porterà alla fine della giornata ad avere un approccio molto più critico ed attento verso il lavoro che svolgiamo ogni giorno, la riflessione verte sul valore dell’integrità personale che dovrà per forza di cose passare attraverso la difesa della comunicazione. Sino ad arrivare ad una presa di coscienza: lo Storytelling non basta più (raccontare favole alla fine non premia) ma ora si passa ad una Tendenza di Permanent Storydoing, in presa diretta, che mostra che le cose non solo si raccontano ma si fanno.

Ma le sorprese non finiscono qui, il momento della Prof. Vera Gheno non è solo esilarante e giocoso ma, al tempo stesso diventa attuale e serio, anche se la leggerezza di fondo non ci abbandonerà mai; Vera riesce a toccare nel profondo le corde di coloro che sono sensibili al linguaggio, il suo intervento :”la seduttività dell’odio; riflessioni sulle parole ostili” oltre a non lasciarci per nulla indifferenti, ci fa riscoprire Italo Calvino e le sue “Lezioni Americane”, un sempreverde che dovremmo tenere nello zaino, come facciamo quotidianamente con il tablet e lo smartphone.

Quando giunge la testimonianza di Stefano Moriggi arriva il colpo di scena del maestro filosofo, il quale sembra partire in modo appena appena accennato ma poi ci svela l’assassino, un po’ come Poirot. Con il Prof. Moriggi capiamo che è tutta colpa degli antichi sofisti che oggi si sono reincarnati nei “dispensatori di stronzate” e che sono animali che si aggirano nella penombra, ai quali non interessa parlare della verità (che conoscono) ma fanno di tutto per cercare di pilotare, verosimilmente, il tema, in modo subdolo e doloso. Con il suo memorabile intervento sulle Fake News non abbiamo più dubbi, o meglio ne abbiamo un casino: rimettiamo tutto in discussione e se un giorno saremo lì, chini, a studiare il nostro soggetto/progetto/esperimento e alzando la testa ci troveremo completamente soli, poniamoci una domanda: stiamo andando nella direzione sbagliata oppure siamo arrivati per primi?

Al prossimo #InnovAction, Trends, People and Knowledge, io ne ho già urgenza!


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