Laureato in Informatica Umanistica.
Giovedì scorso, il 13/2/2020, presso l'Università di Pisa, ho conseguito - cum laude - la Laurea Magistrale in Informatica Umanistica.
E' un nome curioso, quello di questo corso di Laurea. Quasi un ossimoro. Ma che cos'è, nel concreto, l' informatica umanistica?
Informatica umanistica è la traduzione - tutta italiana - di un campo di studi oramai attualissimo, quello delle Digital Humanities. Specialmente fuori dall'Italia, i corsi di Laurea dedicati a questo ambito sono tantissimi.
Spiegare quale sia il campo di indagine delle digital humanities è semplice: la conoscenza. In particolare, le digital humanities, in tutte le loro sfaccettature, vogliono provare ad indagare quali siano le migliori metodologie che le nuove frontiere tecnologico-digitali possono offrire per la divulgazione della conoscenza. Ecco che, nel piano di studi di un corso di laurea in digital humanities, non sarà strano seguire in parallelo corsi di etica della comunicazione e tecnologie per il web marketing o, ancora, programmazione di interfacce e giornalismo digitale.
Conoscere gli strumenti del digitale è fondamentale per poter comunicare adeguatamente. Nel mio progetto di tesi di Laurea, grazie alla preziosa supervisione di una relatrice d'eccezione, la Professoressa Nicoletta Salvatori, ex direttrice, fra gli altri, di Airone, Quark, Tuttorismo e Meridiani (gruppo DOMUS), ho sviluppato un piano strategico di digital content marketing per un ente culturale del mio territorio: il sistema museale di Sestri Levante e Castiglione Chiavarese. Nello specifico, mi sono occupato di progettare e realizzare un nuovo sito che potesse fare da contenitore per tutte le iniziative proposte dall'ente, sviluppandovi attorno un piano di social media marketing ed email marketing mirato. Il content marketing, il marketing volto alla produzione di contenuti specifici e coerenti per attrarre un target di pubblico definito, è stato il leitmotiv che mi ha guidato nella realizzazione del lavoro di tesi. Mi piacerebbe, in futuro, dedicare un post di approfondimento su questo progetto.
E voi, conoscevate il mondo delle digital humanities? Cosa ne pensate? Io credo che la conoscenza scientifica e quella umanistica vadano di pari passo, intersecandosi oramai inesorabilmente. Secondo Luciano Floridi, una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea, l'uomo - da decenni - sta letteralmente "avvolgendo" la realtà in cui vive attorno alle ICT, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Questa affermazione va di pari passo con una certezza: avvolgere il mondo in un involucro per ICT fa sì che gli essere umani stessi diventino parte integrante di questo meccanismo processuale, un meccanismo dove le tecnologie - risultando figlie del nostro operato - tendono ad assumono connotati sempre più "umani" e a stabilire quindi un legame sempre più stretto con la realtà.
Le riflessioni che possono nascere dal campo delle digital humanities sono infinite e in grado di coinvolgere tutti i campi del sapere, dalla filologia alla matematica, dalla storia all'economia, dalla cultura visuale alla medicina.
Penso che, nel prossimo futuro, parlare di umanità digitali sarà sempre più all'ordine del giorno.
Siete d'accordo? Non siete d'accordo? Ritenete che in realtà siano tutte castronerie? Raccontatelo, potrebbero nascerne degli spunti interessanti. Credo.
Lorenzo.
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Ps: lascio link a pagine ghiotte.
Alessandro Baricco presenta "The game": breve intervista video a LA7.
Luciano Floridi: convivere col digitale (video).
Laboratorio di cultura digitale: promuovere le digital humanities. Università di Pisa.
Associazione Krino: un collettivo di "digilumani".