𝗦𝗘𝗜 𝗦𝗧𝗥𝗔-𝗚𝗘𝗡𝗘𝗥𝗢𝗦𝗢 𝗘 𝗩𝗢𝗥𝗥𝗘𝗦𝗧𝗜 𝗔𝗜𝗨𝗧𝗔𝗥𝗘 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗜, 𝗠𝗔 𝗡𝗘𝗦𝗦𝗨𝗡𝗢 𝗧𝗜 𝗦𝗜 𝗙𝗜𝗟𝗔… 𝗘 𝗦𝗘𝗜 𝗟’𝗨𝗟𝗧𝗜𝗠𝗔 𝗣𝗘

𝗦𝗘𝗜 𝗦𝗧𝗥𝗔-𝗚𝗘𝗡𝗘𝗥𝗢𝗦𝗢 𝗘 𝗩𝗢𝗥𝗥𝗘𝗦𝗧𝗜 𝗔𝗜𝗨𝗧𝗔𝗥𝗘 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗜, 𝗠𝗔 𝗡𝗘𝗦𝗦𝗨𝗡𝗢 𝗧𝗜 𝗦𝗜 𝗙𝗜𝗟𝗔… 𝗘 𝗦𝗘𝗜 𝗟’𝗨𝗟𝗧𝗜𝗠𝗔 𝗣𝗘

🟡🔴𝗦𝗘𝗜 𝗦𝗧𝗥𝗔-𝗚𝗘𝗡𝗘𝗥𝗢𝗦𝗢 𝗘 𝗩𝗢𝗥𝗥𝗘𝗦𝗧𝗜 𝗔𝗜𝗨𝗧𝗔𝗥𝗘 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗜, 𝗠𝗔 𝗡𝗘𝗦𝗦𝗨𝗡𝗢 𝗧𝗜 𝗦𝗜 𝗙𝗜𝗟𝗔… 𝗘 𝗦𝗘𝗜 𝗟’𝗨𝗟𝗧𝗜𝗠𝗔 𝗣𝗘𝗥𝗦𝗢𝗡𝗔 𝗔 𝗖𝗨𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗘𝗗𝗢𝗡𝗢 𝗔𝗜𝗨𝗧𝗢! (𝗘 𝗧𝗨 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗜𝗡𝗨𝗜 𝗔 𝗦𝗘𝗡𝗧𝗜𝗥𝗧𝗜 𝗦𝗣𝗥𝗘𝗖𝗔𝗧𝗢 𝗘 𝗜𝗡𝗖𝗢𝗠𝗣𝗥𝗘𝗦𝗢, 𝗠𝗔 𝗔𝗡𝗖𝗛𝗘 𝗜𝗡𝗘𝗙𝗙𝗜𝗖𝗔𝗖𝗘 𝗘 𝗕𝗟𝗢𝗖𝗖𝗔𝗧𝗢)


Succede non solo al lavoro ma anche in famiglia e in altri contesti:


🧡 sei una persona di gran cuore e vorresti fortemente che le tue persone stessero da Dio nella loro pelle e che non cambiassero il loro posto nel tuo team per nulla la mondo!


👌E magari nei colloqui ti dicono che è così.


👌E magari anche nelle indagini di clima lo scrivono nei questionari che è così.


Ma la realtà è esattamente l’opposto e se ti chiedi: 

“quante volte mi hanno chiesto aiuto di loro spontanea volontà, nell’ultimo anno❓”


la risposta è: “𝗭𝗘𝗥𝗢!”


🙅 ♀️La realtà è che non si fidano di te!


O meglio: si fidano di te come capo, perché eseguono le tue direttive, ma…

non si fidano di te come leader!


Nel percorso in cui guido manager-leader di buon cuore e con forti potenzialità non ancora completamente espresse ad ottenere performance più adeguate al loro vero valore, per sentirsi più riconosciuti e realizzati, 


lavoro con professionisti eccezionali 🌟che sono fin nel profondo persone buone, che hanno a cuore 💛il benessere e il successo delle loro persone!


E succede questo di norma: la loro bontà non passa ✋, non viene percepita!


🤷 ♂️Loro stessi dicono che non vengono capiti, vengono fraintesi, che le loro persone sono chiuse e presuntuose e pensano di sapere tutto loro (e che se invece si aprissero un po’ di più e si lasciassero guidare, otterrebbero il doppio dei risultati con la metà della fatica!)


In un momento più avanzato del percorso, andiamo alla ricerca del perché la loro generosità non venga percepita; non ci vogliamo accontentare del “è colpa loro!” ☝🏼


E spessissimo emerge che questi manager-leader soffrono della sindrome del perfettino e sono più o meno ossessionati dalla perfezione.


Quindi loro in primis devono fare bella figura agli occhi dei loro capi, devono essere sempre fra i primi 🥇, si devono sentire i migliori, hanno la presunzione che il loro capo debba poter affidare loro qualsiasi incarico, ecc…


🧯Il rovescio della medaglia è che si sentono costantemente sotto esame, soffrono di un giudizio fortissimo, per ogni situazione si chiedono: “se lo sapesse il mio capo, guadagnerei punti o li perderei ai suoi occhi?”


Quindi, questa sensazione di dover costantemente provare la propria adeguatezza, provare di essere “abbastanza”... ❤️ 🩹 offusca completamente la loro generosità!


Ecco perché quello che passa è la loro parte giudicante, la loro parte critica e sono esageratamente focalizzati sugli errori del loro team, sulle inefficienze o sugli aspetti caratteriali spigolosi!


Vedono maggiormente negli altri quello che temono 😨 che venga loro rinfacciato!

La loro guida è basata sulla paura e sul senso di inadeguatezza.


Adesso capisci perché non ti chiedono aiuto?

Se tu fossi in loro, chiederesti aiuto a chi ti giudica così?


Tutto il resto del lavoro è basato sul superamento di questa situazione e sul potenziare atteggiamenti, comportamenti, modalità e abilità che sprizzino generosità da tutti i pori 💗!


🤗Come sarebbe il tuo lavoro, se le tue persone ti percepissero per come tu ti senti dentro?


🤗Come sarebbe se il tuo buon cuore fosse quello che arriva alle persone (invece che il giudizio)?


Pensi che ti sentiresti un po’ meno solo, nella tua enorme sfida?


Alfredo era arrivato al punto di non parlare con nessuno per il senso di inadeguatezza ed entrava in stress a metà della domenica, all’idea che si stesse avvicinando il lunedì!!! 

Ma dopo il percorso, ha iniziato a farsi degli “amici” fra i colleghi, scoprendo che quello che lui pensava che gli altri pensassero di lui… era esattamente quello che gli altri pensavano che lui pensasse di loro!


🌞Come sarebbe lavorare con persone che ti considerano un amico e che lo sono per te? 

Certo, “professionisti - amici”, ma pur sempre amici!


Come ti sentiresti con un team così?

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