Minsait News Italia | 3 maggio 2024
Una settimana all’insegna dei risultati trimestrali che sono stati molto positivi per tutte le Big Tech (con una piccola eccezione). Amazon ha fatto registrare ricavi da record e utile oltre le attese soprattutto grazie al traino di cloud e AI. L’utile netto è stato di 10,4 miliardi di dollari, ben oltre i 3,2 miliardi dello scorso anno nello stesso periodo. Il cloud è ancora il principale motore di crescita con le entrate incrementate del 17% e i profitti operativi schizzati dell’84%. Anche vendita e advertising hanno fatto registrare ottimi risultati con un aumento, rispettivamente, del 12% e del 24%. Il cloud è stato l’ingrediente principale del successo anche di Microsoft, che ha battuto le stime degli analisti e ha fatto registrare un aumento dei ricavi del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tutto il suo segmento su Intelligent Cloud (che include Azure public cloud, Nuance, Windows servers e GitHub) ha fatto registrare un aumento YoY del 21%. Apple batte le aspettative degli analisti ma cala del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Traina il fatturato il settore dei servizi, che ha fatto registrare l’all-time high (23,87 miliardi di dollari). In calo del 10% rispetto alle stime le vendite di iPhone. Apple ha anche annunciato un dividendo per gli azionisti, in aumento per il dodicesimo anno consecutivo, e un buyback di azioni fino a 110 miliardi di dollari. Anche Alphabet molto bene nello scorso trimestre, talmente bene che ha annunciato il pagamento, per la prima volta nella sua storia, di un dividendo agli azionisti (20 centesimi di dollari per azione). Ricavi in crescita del 15% rispetto allo scorso anno e una buona notizia dal fronte advertising: il proprio business core riprende quota (vendite per oltre 61 miliardi di dollari) dopo due anni difficili. Un’altra azienda che aveva annunciato lo scorso quarter il pagamento del suo primo dividendo della storia è Meta che, nonostante risultati molto positivi, ha perso in Borsa oltre il 10% a causa dell’ingente piano di investimenti per l’IA che ha spaventato gli investitori.
Oltre il calo in Borsa, una settimana difficile per Meta che in Europa dovrà affrontare un’indagine della Commissione europea per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA). Infatti, la Commissione sospetta che Meta non rispetti gli obblighi del DSA relativi alla diffusione di pubblicità ingannevoli, campagne di disinformazione e comportamenti non autentici, in un periodo alquanto delicato considerato l’avvicinamento delle elezioni europee il prossimo giugno. Un’altra tematica riguarda la visibilità dei contenuti politici: la Commissione ha dubbi sulla conformità al Digital Services Act della politica di Meta di declassare i contenuti a tema politico nei propri sistemi di raccomandazione. Infine, la Commissione critica Meta per l’indisponibilità di un efficace strumento terzo di monitoraggio in tempo reale del discorso civico e delle elezioni in vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo e di altre elezioni in vari Stati membri.
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