Museo civico vietato ai disabili "Veniamo privati di un diritto"
Fonte: La Repubblica del 26 aprile.
BARLETTA. La denuncia del presidente dell'Unitalsi, Morea: "Chi non può camminare dovrebbe essere preso in braccio. Non è bello" barletta E se una persona
in stampelle o costretta su una sedia a rotelle volesse visitare il Museo Civico di Barletta? «Qualcuno di buona volontà deve caricarselo a spalla e accompagnarlo
su per i gradoni » . Parola degli addetti alla biglietteria del Castello svevo. La realtà è quella di una struttura oggi inadeguata per ospitare le persone
affette da disabilità motoria. Chi volesse raggiungerla dalla Piazza d'Armi deve infatti farlo grazie all'assistenza di amici o volontari che devono sollevare
in qualche modo la persona disabile e percorrere con lei i 25 gradoni in pietra che separano dall'accesso. Eppure un servoscala per disabili, nelle mura
del castello, c'è. Proprio accanto al bookshop, ma lontano dagli occhi e soprattutto dall'essere utilizzato. Conduce a un angolo dei sotterranei ancora
inaccessibile e attende il suo taglio del nastro. Per chissà quanto, ancora.
«Abbiamo più volte cercato di trovare proposte e idee da offrire all'avallo della Sovrintendenza per trovare una soluzione - spiega Santa Scommegna, dirigente
comunale del settore Beni e Servizi Culturali - ma realizzare un ascensore in un castello non è assolutamente semplice » . Al momento non risultano in
calendario progetti per un intervento in tempi rapidi, « però auspichiamo la pubblicazione di bandi con fondi regionali che consentano alla pubblica amministrazione
di non caricare sulle casse comunali investimenti corposi. Proprio nel Museo Civico -- ricorda Scommegna -- c'è un impianto di raffreddamento e riscaldamento
realizzato con fondi regionali».
L'esposizione occupa il primo piano del castello federiciano e si divide in Galleria antica, Galleria dell'Ottocento e Galleria Cafiero, dove c'è l'omonima
collezione, donata al Comune nel 1936 e composta da circa 8.000 pezzi tra mobili, armi e suppellettili d'arredo. Un patrimonio al quale chi è affetto da
disabilità motoria non può accedere. « L'unico modo per comprendere il problema delle barriere architettoniche - sottolinea Ruggiero Morelli, presidente
della sezione locale dell'Unitalsi - sarebbe quello di prendere il posto dei nostri amici in difficoltà non è simpatico essere presi in braccio per accedere
al museo. Oppure pensiamo ai turisti non normodotati, che magari vogliono visitare il museo ma si trovano impossibilitati ad accedervi». Una condizione
in contrasto con l'ultimo decreto sull'accessibilità relativo agli standard museali. «Abbiamo piena consapevolezza di questo limite -- prosegue Scommegna
-- perché penalizza l'accesso a collezioni di pregio, realizza te nonostante un Comune sempre più privo di risorse umane».
Il problema, però, non è circoscritto al museo: « Barletta è una città complicata da vivere per chi è su una sedia a rotelle - denuncia Ruggiero Lauroia,
responsabile di Anglat - pensate che nel castello c'è una donazione della mia famiglia, i Pupi di don Michele Immesi, che non sono mai riuscito a vedere
perché non posso accedere. Spiace dirlo, ma per i disabili gli spazi noti del castello svevo si limitano a Sala rossa, emeroteca e bar».
di Luca Guerra
Operatore oss presso Tundo s.p.a.
5 anniPosso dire: è una vergogna. Adesso chissa quando potrà essere visitato. ? Da tutti quelli che lo desidererebbero per cultura e altro. Mi auguro Stefano non ce ne siano altri in Italia
Dipendente INAIL in modalità ibrida, ed in parallelo protagonista di interazioni e collaborazioni stimolanti e vitali col mondo del sostegno scolastico e pedagogico.
5 anniCondivido il post anche con: antonella nocca Angela Redavid Lucia Motolese beatrice trogu Carmela Milone Gaetana Laselva Maria Pia Pugliese Adalgisa Colombo Paola Medaglini caterina S. Wanda Grassi Angelica Camarda