My two cents sulle "Elezioni italiane" di John Oliver
Una lectio magistralis di retorica del buon John Oliver, 20 minuti assolutamente da non perdere.
PREMESSA
Sgomberiamo subito la mente dal "pensiero sbrigativo" circa possibili giudizi socio-politici o sentenze da bar, per assumere una prospettiva critica e distaccata.
Fatto? Bene, partiamo!
TEMA DA SVILUPPARE
Cosa rende vincente il parlante in questione?
SVOLGIMENTO
Il tizio che commenta la quantomeno turbolenta situazione elettorale italiana agisce in maniera tanto sistematica quanto efficace e tutt'altro che banale:
-in primis mostra nomi+dati+statistiche+citazioni (REALTÀ OGGETTIVA=ben identificata e difficilmente confutabile);
-ne sceglie un paio, di norma gli aspetti più buffi ed insoliti (SELEZIONE DEI DATI);
-RIMODELLA, anche grazie ad immagini, il pensiero con la tecnica del "come se". Quindi, con la sua visione, evoca nella mente degli uditori ipotetici costrutti mentali soggettivi e paradossali, che non possono non provocare disagio;
-grazie alle risate, più o meno finte, alla fine del discorso questo disagio è dirottato sul binario dell'ilarità: sento ridere=mi viene da ridere, ma non saprei bene il perchè....anzi, se ci penso bene forse sarebbe meglio piangere (MANIPOLAZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA INCONSCIA);
-momento di lucida serietà, quando cita l'incandidabilità di Berlusconi fino al 2019 e l'effettiva possibilità per chiunque di candidarsi (RITORNO AL QUI ED ORA);
-esasperazione finale di 3 grandi paradossi già visti, con se stesso nei panni del protagonista (AUTO-IRONIA DISSACRANTE=alla fine è pur sempre un gioco ed io non sono da meno);
-aggiunge al tutto una ritmica verbale incalzante ed un tono moderatamente alto, che stordiscono ulteriormente lo stato cognitivo dell'ascoltatore (IPNOSI VERBALE).
RISULTATO
"Caxxo, non so come c'è riuscito ma questo sembra proprio avere ragione! E mò che faccio?" è la reazione istintiva che penso chiunque palesi in maniera più o meno evidente.
CONCLUSIONE
Nel bel mezzo di questo nostro vorticoso "trastullamento del gulliver", che porta poi al dilemma "condividere vs rigettare", il tizio saluta, si riveste e va a casa....con l'invito a ripassare la prossima settimana e con le nostre chiavi di casa in tasca, che gli abbiamo consegnato senza manco accorgercene.
CHAPEAU!