Neofemminismo, ovvero il nemico peggiore delle donne

Neofemminismo, ovvero il nemico peggiore delle donne

Si chiama femminismo intersezionale. Di fatto, è l’unica tipologia di femminismo che oggi goda di buona stampa e che sia amato dai social. Sul perché e, soprattutto, su cosa sia, funge da faro Il femminismo inutile. Vittimismo, narcisismo e mezze verità: i nuovi nemici delle donne di Annina Vallarino , edito da Rubbettino Editore . Un libro coraggioso, se si pensa che un pamphlet così accurato e per certi versi unico (non mi risulta ne esistano di analoghi in Italia), avrebbe dovuto occupare le pagine dei “giornaloni” di casa nostra. Mi sarei aspettato che suscitasse un dibattito, dai toni anche accesi. Non certo il silenzio di testate come Corriere della Sera e Repubblica. È vero, i quotidiani che flirtano con l’attuale governo se ne sono occupati, quasi che gli argomenti affrontati nel volume siano una prerogativa della destra. Peccato che di Annina Vallarino, leggendo la sua opera, si possa dire tutto, tranne che sia politicamente orientata su posizioni conservatrici.


Contro il coro del neofemminismo moderno

È lei stessa nell’introduzione a spiegare le ragioni che l’hanno mossa in direzione controcorrente. Nel citare Giovanni Lindo Ferretti, quando afferma che «sono stati i non credenti ad avermi fatto diventare credente», l’autrice sostiene che «sono state le neofemministe ad avermi spinto a scrivere queste pagine di critica. In aggiunta, è stata anche la voglia di dire altro, poiché nel coro più vocale del neofemminismo odierno avverto la mancanza di voci dissonanti, di donne che osano interrogare certezze accettate acriticamente e fare le famose domande indesiderate. Voci che quando cercano di emergere, vengono etichettate come fasciste, alt-right, sottomesse o terf». Attualmente la terf (Trans Exclusionary Radical Feminist) più famosa al mondo è J.K. Rowling. La sua colpa è quella di non negare la distinzione biologica contro il parere di chi invece sostiene la fluidità assoluta dell’identità di genere. Questa, insieme a tante altre definizioni, potrebbe confinare l’opera di Vallarino tra quelle che si occupano di questioni di nicchia. Ma così non è.

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Federica Meta

Giornalista Cor.Com Digital360 Group - Diversity&inclusion specialist, Gender Innovation specialist, Podcaster, Unstoppable Woman

2 mesi

Aveva ragione Carla Lonzi. Prima del movimento femminista (anzi, dei movimenti femministi) erano gli uomini dirci come deve essere una brava donna. Oggi sono le femministe a dirci come deve essere una brava femminista. E l'intersezionalità non inerisce solo il tema del sesso e del genere ma tutte quelle condizioni che abilitano disuguaglianza e marginalizzazione, come etnia e classe sociale. Che tristezza le donne che sminuiscono il pensiero di altre donne. Che infinita tristezza

simone righini

People & Performance

2 mesi

mi stupisce e mi rincuora vedere come anche dopo 2500 anni dallo sviluppo della filosofia, il mondo stia ancora a sindacare su principi assoluti... facendo leva (e retorica) dove si può tra scienza e politica! Mi é venuta proprio voglia di leggerlo, non nascondo... stimolata dalla citazione del vate GLF.

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