New York: la gioielleria italiana si presenta nella Grande Mela
Piaserico: “faremo conoscere al mondo intero il gusto creativo contemporaneo e l’amore per l’innovazione tipici della produzione Made in Italy”
Poche ore di attesa e “The Italian Jewellery Manifesto” sarà realtà. In un settore che nel 2021 ha registrato una crescita del 57,6%, anche grazie alle vendite estere ripartite con sprint, segnando un +59,7% capace di archiviare i ricordi legati alla pandemia, l’evento organizzato a New York da Federorafi e ICE-Agenzia, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, con la regia di Paola De Luca, rappresenterà il primo step di uno show down del gusto italiano e dei valori intrinsechi del lusso contemporaneo Made in Italy.
Appuntamento dal 18 al 20 maggio, al 346 di Madison Ave., sede di Piazza Italia Marketplace, punto di riferimento per le aziende orafe che fanno business con gli USA. Sarà questo affascinante building disegnato nel 1915, ispirato al Rinascimento italiano, ad appena due isolati di distanza da Grand Central, ad ospitare la tre giorni dedicata ai pilastri e alla cultura contemporanea della produzione gioielliera italiana.
46 le aziende italiane che prenderanno parte al progetto innovativo che, partendo dalla Grande Mela, intende far conoscere al mondo intero il gusto creativo contemporaneo e l’amore per l’innovazione tipici della produzione Made in Italy, un po’ come nel 1917 avvenne grazie alla presentazione del movimento futurista da parte di Marinetti. Oggi come allora i combiamenti epocali a cui stiamo assistendo richiedono adattamento. Una consapevolezza che il mondo del gioello italiano non solo ha, ma vuole divulgare.
«The Italian Jewellery Manifesto è stata anche una splendida occasione per sperimentare cosa significhi lavorare assieme e affiatati su diversi fronti, per raccontare al meglio la vera cifra creativa e produttiva contemporanea italiana»
Claudia Piaserico Presidente Federorafi
“Partendo dall’osservazione del ruolo cruciale giocato dal mercato americano per il settore della gioelleria Made in Italy (+65,6% di vendite nel 2021 rispetto a 2020), assieme a ICE-Agenzia, in collaborazione con Alberto Milani di Piazza Italia Marketplace, abbiamo disegnato con Paola De Luca un evento celebrativo, formativo e di comunicazione a tutto tondo” spiega Claudia Piaserico, Presidente di Federorafi.
“Dal 18 al 20 maggio daremo modo a buyer e giornalisti di prendere contatto con aziende orafe e argentiere italiane rappresentative. Abbiamo anche inserito un focus sulla lavorazione del cammeo, peculiarità del distretto campano e della lavorazione Made in Italy, proprio per fornire una visione completa del nostro settore. The Italian Jewellery Manifesto è stata anche una splendida occasione per sperimentare cosa significhi lavorare assieme e affiatati su diversi fronti, per raccontare al meglio la vera cifra creativa e produttiva contemporanea italiana” sottolinea Claudia Piaserico. “Abbiamo rivisto anche l’idea di “Gala”, sostituendolo, in questa occasione, con un evento informale che risponde e soddisfa le più attuali necessità: socializzazione e scambio”.
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«Quello che andrà in scena a New York è un progetto visionario e itinerante, che celebra la gioielleria contemporanea italiana e i valori a cui essa oggi si ispira, che sono oggi strettamente legati ai pilastri dell’Agenda Onu 2030»
Paola De Luca Creative Director
“The Italian Jewellery Manifesto racconterà la contemporaneità del Made in Italy, del lusso e della gioeielleria, mettendone in risalto i valori cardine emersi in epoca post pandemica. Parliamo di temi imprescindibili come la sostenibilità, la tradizione artigianale, la formazione, l’economia circolare, l’innovazione e la tecnologia, ma anche del design che non è solo creatività, e delle alleanze con gli altri paesi a favore dello scambio culturale”, sottolinea Paola De Luca, direttore creativo dell’evento.
“Quello che andrà in scena a New York è un progetto visionario e itinerante, che celebra la gioielleria contemporanea italiana e i valori a cui essa oggi si ispira, che sono oggi strettamente legati ai pilastri dell’Agenda Onu 2030 (ovvero people, planet, prosperity, peace, partnership) che abbiamo richiamato e che tratteremo nei seminari. Come fece Marinetti nel 1917 quando, in un momento di forti cambiamenti socio economici e storici, presentò il movimento Futurista, noi vogliamo far capire come l’oreficeria italiana sia capace di leggere il passato per disegnare il presente e presentarsi forte al futuro. Non solo creatività e bellezza quindi ma anche grande attenzione verso le innovazioni tecnologiche, la sostenibilità e il networking” conclude Paola De Luca.
Come si articolerà il Workshop nei tre giorni?
“Una mostra allestita al piano terra del buiding introdurrà i temi che tratteremo” spiega Paola De Luca. “Il seminario introduttivo del 19, verterà su temi come la tecnologia, l’artigianato e i nuovi trend per far capire come l’Italia sia sempre stata proiettata al miglioramento. Al termine di questa si terrà la conferenza stampa alla quale abbiamo invitato testate di respiro internazionale. Sarà un momento istituzionale al quale parteciperanno anche il console Italiano a NY, Fabrizio Di Michele, il Direttore di ICE per il Nord America, Federorafi con la presidente Claudia Piaserico, Alberto Milani, nella duplice veste di co-fondatore di Piazza Italia Marketplace e di Presidente della Camera di commercio Italiano-americana a New York, ed io, come Content creator dell’evento” rivela De Luca.
“Al termine della conferenza i giornalisti saranno accompagnati a visitare le 46 aziende presenti, organizzate in tre segmenti (marchi, designer indipendenti e produttori). Infine la networking dinner: un evento accattivante che si svilupperà al groundfloor attorno alla mostra, a favore dello scambio e della socializzazione. Il giorno seguente,le porte si apriranno alle ore 10 per chiudere un evento di estrema importanza per tutto il settore e per la promozione della gioielleria Made in Italy nel mondo” conclude Paola De Luca.
Nothing will be as it was before. Thanks to the ones who made this project possible.