Non è stato il primo e non sarà l'ultimo
Global Virus Network, industria cinematografica per adulti e ripresa della movida: quale rapporto?
Il Global Virus Network, coalizione internazionale di virologi, è stato fondato già da qualche anno, nel 2011. Come spiegato da uno dei fondatori, Robert Gallo: "Abbiamo avuto due epidemie di coronavirus negli ultimi vent'anni, Sars e Mers. Sarebbe stato miope non aspettarsene un'altra."
E sono in tanti a dirlo, che l'attuale situazione planetaria, tra sovraffollamento e distruzione dell'ambiente, favorirà il verificarsi di questi eventi.
E il prossimo potrebbe essere molto più aggressivo.
I set dei film per adulti sono luoghi di lavoro ad alta sicurezza igienica. Dall'epoca dell'aids si sono dotati di rigorosi protocolli e misure di pulizia ed igiene. E' un settore che molto ci può insegnare: dalla sicurezza delle informazioni mediche private, alla gestione dei falsi positivi, alla calendarizzazione dei test per garantire la sicurezza.
E' un settore dove si è investito anche nella promozione della salute e nella comunicazione del rischio e della sua percezione, affinché si modificassero i comportamenti individuali che favorivano la diffusione dei virus (ovviamente questo non ha fermato del tutto i contagi, ma almeno li ha significativamente ridotti).
Ora cosa c'entra tutto questo con la movida senza mascherina e le distanze disattese?
Siamo stati tutti giovani, e molti di noi non erano diversi da tanti di questi giovani. Niente poteva davvero toccarci. Perché? Semplicemente perché quando si è così giovani si è incapaci di pensare al futuro e alle conseguenze delle proprie azioni. Ovviamente non generalizziamo, sono tendenzialmente così, non tutti così!
Ciò che mi preoccupa non è questo virus, che tutto sommato non è neanche tanto cattivo, ma il prossimo. Se nessuno si preoccuperà di cambiare i comportamenti di ragazze e ragazzi - ma pure di molti adulti, diciamocelo - e se il prossimo dovesse essere più cattivo e non avere alcuna considerazione dell'età - come tutto sommato ha avuto il covid19 - non oso pensare a quali saranno le conseguenze.
E allora cosa fare? Investire nella promozione della salute e nella comunicazione del rischio e della sua percezione.
E ultima considerazione per quanto concerne la movida: i clienti, giovani o non, devono indubbiamente rispettare le disposizioni di legge, ma non sono di certo gli unici colpevoli, non dimentichiamoci che i gestori delle attività sono tenuti a farle rispettare queste misure di prevenzione e protezione.
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Senior store manager
4 anniSpunti riflessione interessanti. In effetti è stato colto di sorpresa da questa pandemia solo chi non ha voluto vedere ciò che avviene (cioè quasi tutti), tanto che chi avvisa del rischio è tacciato di complottismo... o di portare sfiga! La cosa davvero preoccupante, per me, è che con la pandemia ancora in corso atteggiamenti e comportamenti largamente ostentati dimostrano non sia stato capito il rischio corso, né che ce ne aspettano ben altri. Interessante l'accenno all'industria dei film per adulti; non c'avevo pensato, ma in effetti tra protocolli di sicurezza ed igiene hanno molto da insegnare al resto del mondo.