Non più il cosa, ma il perché e il come
Stiamo assistendo ad una trasformazione fondamentale del sistema educativo e formativo. Ce ne stiamo accorgendo? Con tecnologie come ChatGPT e l’AI generativa diventa chiaro come dobbiamo passare all’insegnare attraverso un apprendimento pragmatico ed esperienziale e soprattutto con delle radici profonde ad applicare le conoscenze per creare nuove fonti di valore.
Invece di standardizzare i sistemi educativi con programmi standardizzati, libri standardizzati, aule standardizzate e test standardizzati… dobbiamo trovare un modo per liberare e soprattutto guidare il naturale processo umano di curiosità-creatività-innovazione. Sì, l’istruzione standardizzata ha distrutto qualche generazione rendendo gli esseri umani un necessario ingranaggio di una macchina aziendale più ampia. Oggi ciclicamente la strada si divide nuovamente in due: capire che non è più possibile standardizzare e ottimizzare il “percorso delle mucche”, oppure reinventare e trovare un modo creativo per eliminarlo questo percorso.
Oltreoceano il dibattito è accesissimo. Ma contrariamente a quanto la tecnocrazia moderna crede, la volontà umana non è sufficiente all’uomo stesso a plasmare il suo divenire. Senza un nostro incondizionato impegno, senza una nostra continua lotta, anzitutto interna, contro la parte più pesante e tellurica del nostro essere, il destino non ci potrà mai essere favorevole. Polemiche inutili e strumentali su AI o AI “più lenta” si trascinano stancamente sui media specializzati tra il disinteresse generale. Ma nel frattempo, i progetti per il rilancio e la modernizzazione dell’Italia, incluso il PNRR, che fine hanno fatto?
Con l'evoluzione delle tecnologie, deve evolversi anche il ruolo dell'uomo differenziato in grado di governarla. Ma a quali condizioni immaginiamo di poterlo fare?
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Se con gli aggiornamenti dell'algoritmo, Google perfeziona continuamente il modo in cui il motore di ricerca processa le query, la tua strategia di SEO dovrà essere costantemente aggiornata. Oggi l'unico modo per le imprese di essere competitive è costruire una forte presenza online. Per raggiungere questo scopo devono investire sulla la search engine optimization.
"Le attività di SEO servono a migliorare la navigabilità del sito web, a ottenere una customer experience positiva e ad aumentare la percentuale di click-through-rate (CTR)."
Michael Lelli - Technical SEO specialist
Guida completa all'ABM
Immagina di poter iniziare il processo di vendita direttamente dai clienti di maggior valore. Questa possibilità ha un nome: account based marketing (ABM), e poggia sul perfetto allineamento di sales e marketing team.
Marketing business summit 2023
Il 19 e 20 maggio 2023 torna il Marketing Business Summit in presenza a Milano: alta formazione, networking e opportunità di business su scala europea. L’evento accoglierà partecipanti, sponsor e relatori da tutta Europa.
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Se una applicazione mobile, un sito web o una piattaforma sono realizzati con un buon content design, gli utenti riescono a navigare in completa autonomia, ricevendo tutte le informazioni necessarie per poter andare avanti nel loro funnel e trovando subito risposte adeguate alle loro domande.
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Come si sta evolvendo lo scenario digitale e quali trend potranno ispirare il 2023? Ecco una serie di contenuti da cui partire:
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Certo che ho paura - Storie di vita vissuta di dieci CEO
“Certo che ho paura - Storie di vita vissuta di dieci CEO” della GueriniNext è un’edizione brillante, piacevolissima nella forma, asciutta per andare dritta al punto e preziosissima perché nostrana. Se vogliamo estremamente cruda nella realtà. Il dialogo continuo tra l'autore e i 10 CEO intervistati diventa una raccolta di ispirazioni e riflessioni per chi opera o ambisce ad operare in questo ruolo, difficilmente riscontrabile altrove.
Un brand, un organismo
Lo scorso sabato sera ho prenotato due pizze da asporto per le 20. Alle 19:30 la pizzeria mi chiama per dirmi che non consegnerà in orario: arriveranno alle 21. “Alle 21 è troppo tardi!”, dico, affamata. “E se vengo a prenderle?” La ragazza al telefono accorda: “In quel caso, facciamo alle 20.15”.
Qualcuno di voi ci ha creduto? Io sì, e alle 20.15 ero in pizzeria. Ma, alle 20.40, ancora niente pizza. Cortesemente chiedo alla ragazza: “Quando sarà pronta?” Lei fa spallucce e va a chiedere: “Ancora un po’ ci vuole”.
“Ma al telefono mi hai detto alle 20:15!”, esclamo io. E lei (spallucce, ancora): “Non te l’ho detto io! Te l’ha detto la mia collega”.
Ed è qui che ci ricolleghiamo ai nostri argomenti: a me quell’orario me l’ha dato la pizzeria. Non la ragazza A o la ragazza B. Per me, quelle due persone, sono due molecole di un unico organismo con cui mi relaziono, che deve avere un’unica immagine e un’unica comunicazione con me cliente.
Ed è esattamente questo il motivo per cui il CRM abilita il CXM (customer experience management). Progettare una buona customer experience significa rendere più semplice il mio contatto (come cliente) con il tuo brand, facendo in modo che le informazioni che ti dò o che mi vengono date scorrano senza ostacoli. Significa darmi un’interfaccia unica: rendere il tuo brand ai miei occhi, un unico organismo.
Il CRM, invece, serve a gestire questa complessità: serve a prendere la molteplicità di queste informazioni per renderle fruibili a tutti, a tutte le molecole.
Tornerò ancora in quella pizzeria? Sì, perché la pizza è buona e ha un impatto relativo sul mio budget. Ma se fosse stato un prodotto o servizio da migliaia di euro? Se fosse stato strategico per la mia azienda? Sarei tornata? Rispondi tu.
La chiarezza dello scopo e della visione che deriva dalla scelta è ciò che aiuta imprenditori, responsabili e personale a credere nell'apparentemente impossibile e a realizzarlo.
Rimaniamo a tua disposizione!