Non solo un Master ma una scuola di vita (una prima foto dopo 7 settimane)

Non solo un Master ma una scuola di vita (una prima foto dopo 7 settimane)

Il 4 settembre di quest’anno ho intrapreso un’esperienza che credevo mi avrebbe fornito maggiori competenze rendendomi più competitivo nel mercato del lavoro attuale, mai avrei tuttavia immaginato quanto profondamente in breve tempo questa nuova avventura mi avrebbe cambiato come persona.

Quello che rende, a mio avviso, grande il Master di Publitalia ‘80 è che di giorno in giorno spinga ognuno dei partecipanti a lavorare su sé stesso a 360 gradi.

Sin dalla prima settimana, senza dubbio, ciò che mi ha colpito è stato il differente approccio utilizzato.

Se è vero che nella maggior parte delle scuole di formazione, di qualsiasi ordine e grado, ogni iscritto viene considerato una unità a sé stante, al contrario, al Master di Publitalia ‘80 ci hanno insegnato prima di tutto ad essere un team.

A tal proposito fin dalla prima settimana ci sono state proposte innumerevoli attività di team building tese a favorire ed accelerare il processo di conoscenza.

Quotidianamente in aula viene stimolato il dibattito, poiché è attraverso il confronto con l’altro che si cresce e ci si arricchisce; in aggiunta a ciò a mio avviso ciò che rende il confronto assolutamente più stimolante e prolifero è che l’aula sia composta, come nel nostro caso, da persone con formazione e know how molto differenti.

Lavorare in gruppo costantemente permette una contaminazione di idee ed approcci al problema che spinge a riconoscere l'importanza del saper lavorare insieme per il raggiungimento di un obiettivo comune lasciando da parte sentimenti egoistici e di superbia intellettuale.

Nel corso delle settimane si alternano, sovrapponendosi tra loro, più casi studio su cui lavorare, questo obbliga noi ragazzi ad imparare a gestire il nostro tempo in modo migliore al fine di dedicare la stessa attenzione ed importanza ad ogni lavoro.

Per non rischiare di incorrere nell'autoreferenzialità con scadenze pressoché regolari si deve esporre il proprio lavoro, o del proprio gruppo di fronte agli altri.

Parlare in pubblico, nella sua semplicità, richiede una buona dose di sicurezza in sé stessi e nel proprio lavoro, nonché capacità di espressione, di sintesi e di spiegazione.

Alcuni dei business case che si stanno affrontando sono stati presentati da grandi aziende, leader nei loro settori commerciali, ciò permette di rendere tangibile il lavoro effettuato in aula, confrontandosi con committenti reali ai quali dover rendere conto del proprio lavoro.

Queste sono le mie impressioni, è passato solamente poco più di un mese e mezzo e ho la sensazione di aver concretizzato più in così poco tempo che in tanti anni sui libri.


Ad maiora!


Ruggero Baldoni


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