Non vi preoccupate, siete su scorni a parte

Chi strappa di qua! Chi offende di là! Chi abbandona schieramento, e chi invece ritorna all’ovile! In conclusione un caotico intreccio che solleva polveroni ma non porta a niente….per noi popolo. Ci piacerebbe comprendere quello che stanno facendo ma la tragicità consiste nel fatto che neanche i protagonisti hanno capito ciò che sta avvenendo. Si é costretti a pensare che questo virus rende pazzo il mondo. E questo non solo a cercar di inseguire questo caleidoscopio di colori con cui il governa cerca di vestire i nostri arresti domiciliari e le troppe lingue diverse parlate dai Palazzi del potere: politico, economico e giudiziario a cui si é aggiunto anche quello scientifico. In Lombardia, ad esempio, é tutti contro tutti: Sala abbranca Fontana perché contrario a ‘zona rossa’; Azzolina ordina ‘aprite le scuole’ forte anche di un atto ufficiale come la sentenza pronunciata dal Tar giusto tre giorni fa che imponeva a Fontana di rimandare i ragazzi in classe. E così un governo che chiede con un suo ministro di riaprire le scuole, appoggiato per di più dalla pronuncia delle toghe, impone con un decreto del suo primo tra i ministri la chiusura dell’intera regione. Tra i ‘coristi’ anche Giorgio Gori, il sindaco di Bergamo (una città che è appena stata nell’occhio del ciclone e della pandemia), che ha gridato per settimane alla mancata istituzione per tempo della “zona rossa”: oggi vorrebbe invece chiedere una deroga per tenerla aperta. Una specie di lasciapassare da piccola città Stato che non potranno che generare proseliti fra altri sindaci desiderosi di mettersi in buona luce con i loro concittadini contestando il governo. Al fine di completare questa carrellata non potevano mancare le campane a morto suonate dai virologi che in tivù a ogni ora del giorno danno ai politici degli incapaci e ordinano le chiusure, come unica soluzione. Tutta questa Babele di voci contrastanti non aiuta a risolvere le problematiche attuali, ma purtroppo solo a confondere!