NUOVI MODELLI DI CONSUMO DEL VINO - QUANDO IL DIGITALE E' TENDENZA

NUOVI MODELLI DI CONSUMO DEL VINO - QUANDO IL DIGITALE E' TENDENZA

Troppo spesso sento ancora dire in giro che "internet" è un canale. Senza fare nessuna polemica,  vi dimostro come invece lo strumento tecnologico sta cambiando i modelli di consumo anche su categorie tradizionali come il vino.

 

Vinomofo  (vinomofo.com) è un esempio eccellente di come le menti libere degli Australiani hanno potuto interpretare questo commercio.

Un esempio per i nostri Wine Maker, se vogliamo continuare a vendere dobbiamo coinvolgere sempre di più le nuove generazioni con modelli differenti di trasmissione del valore.

Vinomofo è un sito di vino per soli soci, una comunità, un insieme che rappresenta la tribù più impressionante di amanti del vino del paese (l'Australia) e che diventa molto importante per l'industria del vino perché rappresenta il futuro.

Rappresenta una rivoluzione contro i papillon e stronzate dei snob del vino e pseudo-esperti che pensano che il vino sia per pochi per una élite scelta e istruita. Il concept è che tutti dovrebbero essere in grado di godere del buon vino, senza sentirsi intimiditi.

Una delle funzioni più interessanti di Vinomofo sono le offerte segrete - queste sono offerte così convenienti, su vini di altissima qualità, in cui bisogna accettare di mantenere l'identità del vino e del produttore segreta. 

 

Comunque non vorrei spendere inutili parole perché chiunque dando una occhiata al sito si renderà conto di avere davanti qualcosa di differente dal solito sito e-commerce con vini, prezzi e recensioni. 

Questo è un modello di consumo completamente nuovo e legato alle possibilità di interazione date dal mezzo tecnico ma che supera la vera "trasposizione" digitale del fisico.

Gilberto Vendramin RETEX Spa Milano

 

Il marchio e le foto sono di proprietà di Vinomofo -  spero non si offenderanno per i complimenti. 

Massimiliano Cavallo

Entrepreneur; Start-upper; Business Intelligence specialist; Didactic Assignment Holder @ Università degli Studi di Torino

9 anni

Sono completamente in accordo con te sul fatto che internet non sia un canale ma un'agorà dove si fondano e mescolano comunità nuove e inusitate. Sono anche d'accordo sul fatto che bisogna divulgare il più possibile la cultura, e non c'è ombra di dubbio che il vino sia, da un lato, frutto; dall'altro, veicolo di questa. La divulgazione, di converso, può avere dei rischi come la perdita d'informazione o di profondità. ma vero è che l'opportunità supera di gran lunga questo rischio.

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