Nuovo tratto di pista ciclabile: dal Sentiero Valtellina alla Val Tartano

Nuovo tratto di pista ciclabile: dal Sentiero Valtellina alla Val Tartano

Il Conoide del Tartano è il biglietto da visita per l’ingresso alla Valtellina. Zona da sempre sottoposta a problematiche in tema di sicurezza (è stata una delle grandi protagoniste di tragici eventi alluvionali, compreso quello dell’87) e poco valorizzata, ad oggi è il focus principale di un ampio progetto di riqualifica e rinnovamento sotto il profilo naturalistico e soprattutto turistico.

Nei giorni scorsi è stato approvato dalla Giunta esecutiva della Comunità Montana Valtellina di Morbegno (SO) il progetto definitivo “Realizzazione di un tratto di pista ciclabile come collegamento del Sentiero Valtellina al Conoide del Tartano in sponda orografica sinistra dell’Adda all’altezza del Comune di Talamona”, redatto a cura di Areaquattro srl e Maffeis Engineering SpA . L’obiettivo ambizioso ma assolutamente realizzabile è quello di sviluppare il territorio in chiave turistica, favorendo la fruizione di luoghi dall'alto valore paesaggistico, naturalistico e storico.

L'intervento ha un costo di 2,6 milioni di euro, con una quota di 1,245 milioni sul Pnrr. Oltre alla realizzazione di un nuovo percorso per circa 4 km, sono previste tre passerelle, da ovest verso est: sul torrente Roncaiola, nell’arcata del ponte sul fiume Adda della linea ferroviaria Colico-Tirano, e sul torrente Tartano, quest’ultima caratterizzata da una luce di ben 100 m ad unica campata. 

Sarà possibile integrare e potenziare l'offerta turistica del mandamento, creando connessioni tra la costiera retica e le Orobie, recuperando antichi sentieri e ricostituendo un sistema forestale per la valorizzazione del territorio e lo sviluppo di un turismo sostenibile.

Il nuovo tratto di pista ciclabile, che va dal Sentiero Valtellina alla Val Tartano, dalle Retiche alle Orobie, è stato progettato da Areaquattro in vista della realizzazione del progetto del Comune di Talamona denominato "Tartasì" che trasformerà l'intera area, fino alla rete sentieristica esistente della Val Tartano, secondo un modello di concezione del territorio incentrato su una fruizione sostenibile. 


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