Oblio oncologico, Schillaci: «Legge di civiltà: garantire diritti e parità trattamento a chi esce da malattia»
(ph: Imagoeconomica)

Oblio oncologico, Schillaci: «Legge di civiltà: garantire diritti e parità trattamento a chi esce da malattia»

«Ho fortemente sostenuto la legge sull’oblio oncologico per garantire diritti e parità di trattamento alle persone che escono dalla malattia neoplastica». Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un videomessaggio inviato ai partecipanti del convegno dal titolo “oblio oncologico: una battaglia di civiltà. Verso la legge che tutela le persone guarite da patologie tumorali”. L’evento è stato organizzato dal Cnel in collaborazione con l’associazione “Le 12 Querce- Centro studi Tony e Andrea Augello”.

«Purtroppo  ̶  ha proseguito l’esponente del governo  ̶  chi guarisce dal cancro si trova ancora di fronte ad alti steccati che ostacolano il ritorno alla normalità. Succede nella ricerca del lavoro, nelle adozioni, nella sottoscrizione di un mutuo o di un’assicurazione: tutte circostanze nelle quali l’aver avuto un tumore pesa come uno stigma incancellabile. Porre fine a queste discriminazioni  ̶  ha concluso  ̶  è, appunto, una battaglia di civiltà. Insieme al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e con tutto il governo, abbiamo seguito con grande attenzione l’iter della legge, assicurando il supporto necessario per procedere speditamente. Considero un grande traguardo sul piano umano e sociale la convergenza di tutte le forze politiche su questa legge».

 

«Il 21 marzo 2023 l’Assemblea del CNEL ha approvato un disegno di legge sull’oblio oncologico, per consentire a chi è guarito di non dover dichiarare la malattia quando si trova a dover accendere un mutuo in banca, a richiedere un prestito o a firmare un nuovo contratto di lavoro. Presidente era Tiziano Treu, relatore il consigliere Francesco Riva, che è l’anello di congiunzione tra la precedente e l’attuale Consiliatura. È una legge di civiltà, voluta dal CNEL perché è questo il suo ruolo, talvolta riconosciuto talvolta non riconosciuto. Ma al di là di quel che si dice del CNEL, noi svolgiamo i nostri compiti, indicati dalla Costituzione. Forniamo pareri, al Governo e al Parlamento. Proponiamo interventi legislativi. Stimoliamo il dibattito sociale e il confronto tra i corpi intermedi, sui temi rilevanti per il Paese», ha invece dichiarato il presidente del CNEL prof. Renato Brunetta nel corso del convegno.

«La legge sull’oblio oncologico  ̶  ha aggiunto Brunetta  ̶  avrà ripercussioni notevoli anche sul mercato del lavoro, dove ancora troppe discriminazioni e pregiudizi rendono difficile il reinserimento dopo la malattia e dove la possibilità di fare carriera se si è avuto un tumore sono notevolmente ridotte. Questa legge di civiltà, che è stata voluta e proposta dal CNEL, attende ora l’approvazione in Senato e mi auguro che possa avvenire nei tempi più brevi possibili, perché si tratta di una norma giusta, etica e che verrà ricordata come un passaggio epocale nel mondo del lavoro».

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